Torri al buio per Natale, Montezemolo: peccato. Ascom guarda avanti

Commercianti e Comune vedranno la soprintendente per trovare un accordo

Luminarie di Natale in via Rizzoli con le Torri spente (Foto Schicchi)

Luminarie di Natale in via Rizzoli con le Torri spente (Foto Schicchi)

Bologna, 13 dicembre 2014 - «Un peccato». L’immagine delle Due Torri immerse nel buio anche per le festività natalizie lascia l’amaro in bocca a Luca di Montezemolo. «Mi dispiace molto, per l’amore che mi lega a Bologna», commenta il presidente di Alitalia. «Non conosco ciò che c’è dietro a questa situazione – precisa –, ma qualunque motivazione ci sia, si tratta di un’occasione persa per la città». Non tanto, o non solo, perché non si sono messi in evidenza i simboli di Bologna. Ma soprattutto «perché, senza le luci, si è persa l’occasione di dare un segnale di positività». Gli ostacoli alla realizzazione dell’impianto di illuminazione permanente delle Due Torri sarebbero due. Da un lato, parti del cantiere della Torre Asinelli impediscono il montaggio completo del nuovo sistema di illuminazione, in particolare nella terrazza.

Dall'altro – e questo sembra il nodo più arduo da sciogliere – ci sono i paletti posti dalla Soprintendenza al progetto di illuminazione finanziato dall’Ascom. Chiedendo l’adozione di «una luce paragonata a un chiaro di luna», la Soprintendenza ha nella sostanza cassato il 75% del progetto. Fatte le prove, la nuova illuminazione era di fatto impercettibile.

«Il progetto di illuminazione monumentale e architettonica delle torri Lux turris è confermato», scrivono in un comunicato a quattro mani Matteo Lepore, assessore alla promozione della città e al turismo di Palazzo d’Accursio e Giancarlo Tonelli, direttore Ascom. Assicurando «la ferma volontà di procedere verso l’inizio dei lavori». Tanto da comunicare sia «l’avvenuto acquisto dei corpi illuminanti» sia la richiesta «dei permessi ai privati per l’installazione dei nuovi punti luminosi».

D’altra parte, il progetto di illuminazione dell’Asinelli e della Garisenda viene considerato «strategico per Bologna e per la sua immagine turistica». Comune e Ascom, però, non vogliono andare allo scontro con la Soprintendenza. Già nei prossimi giorni sono annunciati contatti con la soprintendente Paola Grifoni «per verificare aspetti tecnici che i progettisti suggeriscono di implementare nell’ambito dell’intervento di nuova illuminazione». Pare di capire, però, che si farà di tutto per portare la Grifoni ad ammorbidire la propria posizione.

Si vuole infatti «verificare con la Soprintendenza la possibilità di realizzare il progetto nella sua completezza». Con l’obiettivo, affermano Lepore e Tonelli, di «garantire alla città di Bologna un’effettiva valorizzazione del monumento che da sempre la contraddistingue e la rende meta di un turismo nazionale e internazionale». Se le parti troveranno un accordo, il progetto Lux turris vedrà la luce all’inizio dell’anno prossimo. La spesa, stimata in 100mila euro, sarà sostenuta dall’Ascom. «È un progetto legato anche alla valorizzazione della zona ‘T’, in particolare di Strada Maggiore, che con la pedonalizzazione offrirà un nuovo, bellissimo scorcio per i passanti – aveva spiegato Lepore tempo fa –. Ora chi passeggia per Strada Maggiore verso le Due Torri di notte non può vederle perché sono completamente al buio».