Lo skipass per gli autobus sotto la lente di Tper

Spi-Cgil: "Il modo giusto per ridurre i disagi dell’obbligo di validazione"

Tper (foto Schicchi)

Tper (foto Schicchi)

Bologna, 5 settembre 2014 - Tper si prende un mese di tempo per studiare la fattibilità di una tecnologia analoga allo Skipass che riduca i disagi degli anziani bolognesi in difficoltà per l'obbligo di validazione di ogni tipo di biglietto bus, abbonamento compreso. Di questa soluzione hanno discusso oggi i sindacati confederali dei pensionati e l'Azienda di trasporto pubblico. "Il disagio degli anziani che spesso sono coloro che segnalano chi fa il furbo sull'autobus e viaggia senza biglietto - spiega Valentino Minarelli, segretario dello Spi-Cgil di Bologna- c'è eccome: lo abbiamo detto chiaramente oggi a Tper" pur senza 'sfondare' sul versante dell'esenzione per gli anziani dell'obbligo di esibire abbonamento o biglietto al momento della salita sul bus. Se Tper iniziasse a dire che i 'nonni' sono esentati dalla nuova regola, a cascata si troverebbe a dover gestire lo stesso tema per altre categorie (come potrebbero esserlo i disabili o le donne incinte). Insomma, quella delle deroghe, in Tper "è una porta che non si vorrebbe aprire, ma al tempo stesso c'è la disponibilità a lavorare per trovare tecnologie e strumenti che aiutino chi è messo in difficoltà dalle nuove regole e per favorire l'accesso ai mezzi", riferisce Minarelli. E' qui che entra in gioco l'idea del 'simil-Skipass': una card con microchip che, passando davanti ad un apposito 'lettore' (come avviene per gli impianti di risalita nelle stazioni sciistiche) certifichi che il passeggero è in regola.

E questo non solo per i titolari di abbonamento. Un'altra delle soluzioni discusse oggi valuta il sistema delle carte prepagate e ricaricabili per gli altri tipi di biglietti. "In altre parole una signora potrebbe avvicinare la borsetta al lettore senza dover cercare biglietto o abbonamento da esibire al conducente", 'traduce' Minarelli. Il modello Skipass "è un tema interessantissimo - dice Minarelli - è una forma di validazione che non necessariamente prevede che si debba salire sull'autobus avendo prima cercato il biglietto: soprattutto per gli anziani", specie gli over 75, che spesso fanno piu' fatica a imbarcarsi. Tper, prosegue il sindacalista, "sta lavorando a questo genere di soluzioni: verificheranno nel giro di un mese la sua fattibilità; nel frattempo partirà una campagna di consigli utili" per chi è alle prese con la novita' della validazione 'perenne' e obbligatoria. E il sindacato si aspetta che una soluzione si trovi davvero. "E' stata emanata una norma uguale per tutti, quando tutti gli utenti del mezzo pubblico uguali non sono: è mancata la dovuta attenzione a una serie di soggetti - rimprovera il segretario dello Spi - e quella flessibilità che serve a non mettere a disagio la condizione delle persone; e chi ci sta segnalando che le cose non vanno bene sono proprio gli anziani, persone che fanno l'abbonamento, che usano l'autobus magari anche solo per due fermate, che non vanno in bici e nemmeno in auto, perché magari l'automobile non possono più permettersela. Il disagio c'è eccome e si deve rimediare".

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