Colombo e le code: "Traffico o sicurezza? E’ tempo di scegliere"

L’assessore alla Mobilità sul boom di ingorghi

L’assessore al Traffico Andrea Colombo,  31 anni

L’assessore al Traffico Andrea Colombo, 31 anni

Bologna, 10 ottobre 2015 - «Nessuno ha bloccato i viali. Ma non si possono chiedere strade più sicure e un minuto dopo dimenticarcene, protestare o lamentarci perché si perde qualche minuto in più in auto». L’assessore alla Mobilità Andrea Colombo, ne ha dato prova più di una volta, non ama i giri di parole. E rispondendo alle domande dell’opposizione in question time, ha respinto al mittente l’accusa di una città perennemente ingorgata, dove al ritorno dalle vacanze le code in auto sono cresciute esponenzialmente.

«Dobbiamo scegliere – ha spiegato Colombo –: se la priorità è la sicurezza di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni, allora passano in secondo piano altre esigenze, anche di fluidità della viabilità». Dunque, per l’assessore autovelox, semafori, corsie preferenziali, marciapiedi più ampi, ciclabili sono provvedimenti necessari: «Ovviamente va trovato un equilibrio, ma non c’è dubbio che a Bologna, come del resto in tutta Italia, abbiamo un obbligo di riduzione del numero di incidenti e dei morti».

Incalzato dai consiglieri di Forza Italia, Lega e dal civico Bernardini, Colombo è entrato nei dettagli, trattando le aree più critiche del traffico cittadino. A partire dal tratto di via Toscana e via Murri, ‘falcidiato’ da una lunga sfilza di semafori che stanno facendo perdere la pazienza agli automobilisti: «Quelli installati – ha ricordato Colombo – sono di tipo centralizzato e pertanto assicurano un miglior funzionamento, in quanto si adattano in maniera dinamica e in tempo reale alle condizioni di flusso veicolare».

Un intervento necessario, in una strada che nel 2014 ha visto 50 incidenti con 50 feriti e 2 morti, e che, assicura l’assessore, non ha causato grossi disagi. Cronometro alla mano: «I dati di settembre, rispetto allo stesso mese del 2014, dicono che nell’ora di punta del mattino, tra via Pavese e villa Mazzacorati, i tempi di percorrenza sono aumentati tra i 2 e i 4 minuti». E dunque, «pensiamo che due o tre morti all’anno valgano 3 minuti di media in più di percorrenza su una delle strade più pericolose della città o no?».

Idem per i viali, dove nel mirino sono finite le nuove corsie di svolta a sinistra con semafori dedicati: «La logica degli interventi è la stessa: noi registriamo un numero rilevante di incidenti frontali e laterali e la scelta più ovvia è stata quella di elilminare in radice la possibilità di conflitti». Insomma, Colombo tira dritto: «Nessuno ha bloccato i viali o via Toscana. Abbiamo registrato ritardi di 1 o 3 minuti, però ci vuole responsabilità: la prima causa di morte tra i 15 e i 35 anni sono gli incidenti stradali». E con un po’ di pazienza le cose andranno meglio: «Con qualche mese in più per tarare al meglio i semafori, ci saranno ulteriori margini di miglioramento», è la scommessa finale dell’assessore.

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