Tenta la ‘truffa dell’avvocato Molinari’ ma la 76enne non ci casca

La tecnica è sempre la stessa: parlare del figlio coinvolto in un incidente e chiedere denaro, l’anziana però ha fiutato il raggiro

Un’anziana truffata (Foto di repertorio Scardovi)

Un’anziana truffata (Foto di repertorio Scardovi)

Bologna, 12 febbraio 2016 – I carabinieri della stazione Bologna Navile hanno avviato le indagini per risalire all’uomo che mercoledì pomeriggio ha tentato di truffare una 76enne bolognese, residente in zona Saragozza, con la tecnica del ‘figlio coinvolto in un incidente stradale’.

La vittima ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto una telefonata da parte di un certo avvocato Molinari che, dopo averla informata che il figlio era in stato di fermo per aver procurato un tamponamento con una macchina senza assicurazione, le suggeriva di chiamare il maresciallo Primo della caserma di via Leopardi, di fatto inesistente, per avere maggiori informazioni. Contattando il maresciallo Primo, la 76enne ha quindi riferito di essere stata intimorita da un individuo di sesso maschile, dal tono arrogante, che le aveva imposto di pagare una somma di denaro a un suo collega, che da lì a poco sarebbe giunto, al fine di evitare che il figlio venisse condannato penalmente.

La signora, informata dagli organi di stampa della diffusione delle truffe condotte con questo metodo, grazie alla campagna di informazione dell’Arma e ai recenti fatti di cronaca, ha quindi risposto con determinazione, mostrandosi disinteressata e chiudendo la comunicazione. Quindi ha telefonato al figlio che, estraneo alla vicenda, l’ha rassicurata dicendole di chiudersi in casa e di non aprire a nessuno fino al suo arrivo.

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