Chiede soldi per fare scarcerare il figlio, ma è una truffa

Anziani raggirati da falsi avvocati e finti carabinieri. Indagini in corso

Foto di repertorio

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Bologna, 27 marzo 2015 - Tre truffe riuscite e una tentata in 48 ore ai danni di persone anziane, con identica modalità: le vittime sono state convinte a consegnare denaro o oggetti preziosi come ‘cauzionè, per potere liberare un figlio che sarebbe stato arrestato dopo un incidente stradale. Con questa i pensionati sono stati contattati e raggiunti a casa da finti carabinieri e avvocati. I raggiri sono stati denunciati ai carabinieri della Compagnia Bologna centro, che hanno avviato le indagini.

La prima segnalazione è di mercoledì, quando un 75enne ha aperto la porta ad un falso militare che si è fatto consegnare 700 euro e un bracciale d’oro; la seconda è di una donna di 88 anni, che ha ricevuto una telefonata da un sedicente avvocato che le ha chiesto 1.500 euro per fare scarcerare il figlio; poco dopo ha suonato alla porta anche in questo caso un finto maresciallo, riferendole la stessa cosa: la pensionata ha risposto che ci avrebbe riflettuto, ma successivamente, quando si è presentato un altro uomo alla porta, gli ha dato 500 euro. I primi due episodi sono avvenuti in zona Bolognina, i secondi due, ieri, in zona Murri: non è caduta nell’imbroglio una donna di 75 anni, che dopo la telefonata del falso legale è stata ‘salvatà dall’arrivo del figlio a casa; una 81enne, invece, ha dato a un ‘collaboratore’ del legale che aveva chiamato oggetti preziosi per circa 6.000 euro. Gli investigatori ritengono che si tratti di una coppia di italiani, non di Bologna. «L’impegno della Procura e delle forze dell’ordine è massimo per tutelare tutti e in particolare i soggetti deboli da queste azioni truffaldine e vigliacche», ha detto il procuratore aggiunto delegato ai rapporti con la stampa Valter Giovannini.

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