Via Zamboni, spaccio continuo. Guarda i video dei residenti

Risse, lanci di bottiglie, urla, spaccio a cielo aperto: scene del genere praticamente quasi tutti i giorni e a tutte le ore

Un intervento di polizia e 118 in via Zamboni dopo una rissa

Un intervento di polizia e 118 in via Zamboni dopo una rissa

Bologna, 31 luglio 2016 - Risse, lanci di bottiglie, urla, spaccio a cielo aperto. Vivere in via Zamboni significa vedere scene del genere praticamente quasi tutti i giorni e a tutte le ore, affacciandosi semplicemente alla finestra della propria casa. È notte, cinque ragazzi sono fermi in piazza Puntoni, discutono tra loro, alzano la voce, si spintonano e scatta una rissa (VIDEO). In due si rincorrono, si minacciano, si mettono le mani al collo, fermati solo dagli altri ragazzi del gruppo, che evitano il peggio.

Le immagini descritte le ha girate Luca Bianco, 38 anni, barista, nostro lettore residente in via Zamboni, che da tempo registra tutto quello che succede sotto la finestra di casa sua. “Da piazza Verdi a piazza Puntoni sono pochi metri, ma succede davvero di tutto, non ci sono regole, quindi materiale non ne manca – racconta Bianco –. In questa strada ci sono almeno trenta-quaranta spacciatori che passeggiano o sostano sotto i portici. Quando mi affaccio alla finestra quotidianamente vedo risse, lanci di bottiglie, spaccio a cielo aperto”.

In un altro video, infatti, è ben visibile un ragazzo, nascosto dietro una delle colonne dei portici di via Zamboni, avvicinato da un altro uomo con cui parla e si scambia qualcosa furtivamente (VIDEO). “C’è un giro di spaccio incontrollato proprio nel cuore della zona Universitaria. Lo sanno tutti, non soltanto noi residenti che lo vediamo ogni giorno – prosegue Bianco –. Non si possono fare quattro passi che in strada subito vieni avvicinato da qualcuno che ti offre la droga o dà fastidio alle ragazze, con molestie e insulti”. Non mancano, inoltre, i bivacchi fuori dai portoni dei palazzi della strada, che a volte rischiano di degenerare in furti o in aggressioni ai danni dei residenti. “Una sera mi è capitato di avere una discussione con uno spacciatore che si era seduto sui gradini del portone del mio palazzo – ricorda Bianco –. Questo ragazzo voleva litigare, poi mi si è avvicinato tentando di rubare qualcosa. Qui la situazione è drammatica, perché scene del genere si ripetono sempre e anche quando invito una persona a casa preferisco andarla a prendere a metà strada perché da sola ha paura di passare in mezzo a queste persone”.

Il problema dei residenti, che denunciano anche la mancanza di un’azione concreta antidegrado da parte del Comune, è legato soprattutto alla sicurezza, visto che tra spaccio e risse uscire di casa è diventato molto difficile. “Siamo prigionieri nelle nostre case, visto che quando chiamo le forze dell’ordine a volte arrivano e a volte no. L’altra sera sono arrivate quattro volanti con le sirene spiegate e gli spacciatori sono scappati subito, per poi tornare quando gli agenti sono andati via – conclude Bianco –. Non so come sia possibile che il Comune non si renda conta di questa situazione e non intervenga per aiutare noi residenti, che siamo praticamente lasciati soli”.

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