Giovedì 25 Aprile 2024

Porte sempre aperte a Villa Salus: viavai notturni e incendi sospetti

La denuncia dei residenti: ricominciano i movimenti nella struttura vuota dal 2007 FOTO: il degrado

Bologna, il sopralluogo del consigliere comunale Lisei a Villa Salus

Bologna, il sopralluogo del consigliere comunale Lisei a Villa Salus

Bologna, 23 novembre 2014 - Benvenuti, anzi bentornati a Villa Salus. La porta di entrata è spalancata, tenuta aperta da un termosifone abbandonato per terra. La serratura blindata a cinque cilindri è stata divelta e alcuni degli spessi pannelli di metallo che muravano le finestre rimossi. Nell’atrio di ingresso, tra cumuli di mobili accatastati, sedie, attrezzature mediche sparse qua e là e persiane di legno, si respira un fortissimo odore di bruciato e sul pavimento ci sono decine di fili abbandonati e montagne di cenere. Insomma, c’è vita nella struttura, abbandonata dal 2007, appena due anni dopo che il Comune l’aveva acquistata per più di cinque milioni di euro con il progetto, mai partito, di farne un polo sanitario specialistico d’alta qualità.

Dopo un periodo di relativa calma, i residenti della zona hanno ricominciato negli ultimi tempi a notare un insolito viavai. Soprattutto notturno. Una decina di persone, forse quindici, che in fila indiana, alla luce delle torce, scavalca i binari della ferrovia poco distante, percorre il campo nella parte posteriore dell’edificio ed entra nello scheletro di quella che un tempo era una delle case di cura più rinomate della regione. Chi abita nei dintorni ha notato anche che uno dei cancelli di entrata in metallo è stato rimosso, così, da un giorno all’altro. Magari per essere venduto a pezzi. I nuovi ‘abitanti’ di Villa Salus se ne vanno quasi sempre di prima mattina anche se il sospetto è che qualcuno resti all’interno durante il giorno per presidiare l’area.

Difficile, però, che si possa scegliere questo come posto dove dormire, pur come soluzione di fortuna. Gli interni di Villa Salus sono in uno stato che definire fatiscente è un eufemismo. Ai piani superiori, le stanze che una volta ospitavano i degenti, sono occupate da cumuli di spazzatura, letti impilati coperti di escrementi di piccione e resti di mobili di ogni tipo. Nelle cucine, gli elettrodomestici sono stati portati via o sfondati. Quello che resta dei bagni sono sanitari spaccati in mille pezzi. Ma a preoccupare è ovviamente quel rinnovato movimento dentro e fuori la villa. Il sospetto è che Villa Salus possa fungere da base per le attività di delinquenza che in questi mesi hanno coinvolto questa zona periferica e il vicino comune di San Lazzaro.

SECONDO il consigliere comunale di Forza Italia Marco Lisei, «la situazione di pericolosità che stanno vivendo le persone che abitano vicino alla struttura è molto preoccupante», perché quella che hanno di fronte «non è microcriminalità, ma criminalità vera e propria». L'esponente berlusconiano, dunque, chiede «che Villa Salus venga subito messa in sicurezza e ripristinata immediatamente la chiusura della porta principale». Molti dei residenti, esasperati, hanno anche rinunciato a chiamare le forze dell'ordine o a segnalare la situazione agli uffici del comune e del quartiere. «Tanto non cambia nulla», è il senso del loro stato d'animo. E secondo Lisei, questo dimostra il fallimento dell'amministrazione: «A distanza di tanto tempo, è necessaria una riflessione sottolinea il consigliere comunale : questo edificio non può restare così inutilizzato, dove chiunque pensa di farne casa propria».