Vince 225.600 euro al lotto con i numeri trovati per terra

Bologna, 9 ottobre 2014 - Un biglietto trovato per strada con tre numeri scritti sopra, uno suggerito dalla tabaccaia di fiducia e due euro giocati sulla ruota di Napoli: così una bolognese settantenne (o almeno così suppone la proprietaria della tabaccheria) ha vinto con una quaterna al Lotto 225.600 euro (già ‘puliti’ dalle tasse), alla tabaccheria Scagliarini in via Andrea Costa a Bologna.

«È stato un caso davvero fortunato – ha raccontato emozionata la titolare della tabaccheria, Elisa Scagliarini –. La signora, un’anziana che frequenta spesso il nostro negozio ma con cui non ho particolare confidenza, aveva trovato per terra un bigliettino con scritti tre numeri: 18, 46 e 71. Quando le ho fatto notare che non erano abbastanza per una quaterna, lei ha lasciato che scegliessi io il quarto numero e pure la ruota». Scagliarini ha quindi scelto il 7, dato che era il 7 ottobre, martedì, e la ruota di Napoli, seguendo la consuetudine di collegare gli eventi alle diverse ruote: «Visto che parlavamo di numeri e significati, ho pensato subito a Napoli e alla tradizione della Smorfia, così l’ho suggerito alla cliente».

Un consiglio di cui probabilmente la vincitrice sarà riconoscente a vita, anche se per il momento non è tornata alla tabaccheria. «Forse non si è neppure ancora accorta della vincita, oppure verrà a salutarci tra qualche tempo, quando si sarà ripresa dallo choc: noi comunque siamo contentissimi per lei, è eccezionale vincere una cifra simile giocando due soli euro – ha detto la proprietaria -. Questo è poi uno dei motivi principali per cui ancora in molti amano il Lotto, ultimamente più che mai: giocando cifre minime, infatti, si ha la possibilità di vincere somme che, anche se non sconvolgono la vita come quelle del Superenalotto, sono comunque tutt’altro che indifferenti». Ha concluso: «La clientela che gioca è variegata, dagli ottantenni che provano ad arrotondare la pensione fino ai ventenni che vogliono fare un regalo alle fidanzatine o comprarsi qualcosa senza doverla chiedere ai genitori».