Vince 280mila euro al SuperEnalotto: "Non è la prima volta, merito delle mutande rosa"

Maria ha riscosso la cifra vinta con la schedina giocata il 18 settembre in via Bombicci. "L'ultima volta dieci anni fa, ora aspetto la terza occasione"

Marco Vecchi, titolare del bar Poma (Schicchi)

Marco Vecchi, titolare del bar Poma (Schicchi)

Bologna, 6 ottobre 2014 - Si è presentata oggi per l’incasso presso gli uffici Sisal di Milano, accompagnata dal marito e dalle due figlie, la fortunata vincitrice del 5+ SuperEnalotto che giovedì 18 settembre ha vinto 280.203,02 euro presso il punto Vendita Sisal Bar Poma situato in Via Bombicci, 6 a Bologna. “Non rivelerò il mio nome - ha dichiarato la vincitrice – ma vorrei usare come nome di fantasia Maria". Maria ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia e soprattutto alle figlie. Ora pensionata, ha sempre pensato che l’importante è stare uniti e aiutarsi l’uno con l’altro. 

E così un giorno accade che una delle figlie, il giorno prima dell’estrazione, scherzando e con gli occhi di chi ancora vuole sperare che ci possa essere una svolta rosea alla sua situazione difficile, chiede aiuto alla mamma: le chiede di vincere qualcosa perché ha bisogno di soldi. La figlia, infatti, ricorda bene che nel 2000 la mamma ha già vinto al SuperEnalotto oltre 100 milioni delle vecchie lire e che quei soldi sono serviti ad acquistare un’auto e a risollevare le sorti dell’intera famiglia per tutti gli anni a venire sino a oggi.

Maria, che è solita giocare sempre 1 euro al SuperEnalotto per tentare la fortuna, si reca al bar a giocare la schedina, come sempre gioca le date di nascita dei membri della sua famiglia, determinata e speranzosa di poter aiutare la figlia. Dopo qualche giorno e in tarda serata, il marito per caso guarda un notiziario, apprende della vincita conseguita a Bologna e riconosce il barista di sempre, che riferisce della vincita presso la sua ricevitoria. Sveglia la moglie, che non ha dubbi: “Sono io”, dice. 

La mattina seguente Maria convoca le figlie e, sorridendo, annuncia la vincita, chiedendo alle figlie la disponibilità ad accompagnarla  a Milano, quella città che ben conoscono per Sisal. Il segreto della vita, secondo la signora Maria, è avere speranza, ma anche furbizia e un po’ di sana ironia. “Io” – dichiara Maria – “ho un segreto”. “So dove conservare la schedina. Un posto dove nessuno può trovarla!”. “Si tratta di un paio di mutande rosa con doppia tasca,”. “Ci vuole coraggio a indossare certe cose e io ne vado fiera, perché l’esperienza mi ha insegnato a non guardare le apparenze ma la sostanza delle cose. Qui nessuno mi porterà via il mio sogno”.

I soldi, detratta la quota per una nuova auto che ormai ha raggiunto i 14 anni di età, saranno equamente suddivisi in tre parti, per le due figlie e per la vecchiaia dei coniugi. Maria ci lascia, nel suo stile pacato e ironico, con una promessa: conserverò nel cassetto ancora le mie mutande rosa e ci vedremo ancora per la terza volta, per la vincita del 6, del grande jackpot.

 

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