Virtus da applausi, a Jesi la terza vittoria di fila e il primato

Basket, la squadra di Ramagli si ritrova nel secondo quarto e poi chiude i conti in volata: finisce 79-88. Ora la V nera è in testa in coabitazione con Roseto e Treviso

Virtus, Umeh in azione contro Jesi (foto Ciamillo)

Virtus, Umeh in azione contro Jesi (foto Ciamillo)

Jesi (Ancona), 20 novembre 2016 - Terza vittoria consecutiva per la Virtus Bologna che, nell’anticipo pomeridiano, espugna il campo di Jesi. Partita dai due volti, perché nel primo quarto la Virtus proprio non c’è. Si ritrova nel secondo, tenta la spallata nel terzo, senza riuscirci e poi chiude i conti in volata. Se Rosselli e Spissu sono fondamentali all’inizio, nell’ultimo quarto cresce l’intensità di un Michael Umeh che fino a quel momento era stato una sorta di spettatore non pagante. Poi il nigeriano si sblocca e non sbaglia più, infilando, una dopo l’altra, triple sempre più difficili.

Si parte con la Virtus che, nel dubbio su quale tattica utilizzare, finisce per confondersi. Nel dubbio la Virtus si confonde. Meglio l’attacco spumeggiante visto a Cividale del Friuli o la difesa che ha cancellato Treviso? A Jesi, i ragazzi di Alessandro Ramagli, vanno subito in tilt: l’attacco non gira e la difesa fa acqua. Il risultato è che in un amen i padroni di casa scappano, 14-4. Ramagli è costretto a correre ai ripari e chiamare timeout, perché Lawson non segna, mentre i compagni non mordono.

Se resta in linea di galleggiamento e non deraglia, la Virtus deve ringraziare Spissu. Una tripla vera e una fortunosa (con l’ausilio del tabellone) permettono a Bologna di rientrare, ma Jesi vola e, al primo pit stop, ha già doppiato gli avversari, 24-12. Le V nere toccano anche il -14, prima che Rosselli, pian piano, prenda per mano i compagni. Con le triple di Guido e una difesa più registrata, la Virtus si rifà sotto, 35-34 e con Umeh ha pure la tripla del sorpasso. Ma andare al riposo sotto di tre punti, dopo un primo tempo francamente inguardabile, è importante.

Quattro punti in fila di Michelori danno il primo vantaggio, due triple in sequenza di Spissu e Lawson illudono Bologna che forse pensa di aver dato la spallata giusta. Anche perché la Virtus, su una tripla di Rosselli, tocca anche il +12 sul 39-51. Jesi non ci sta e con due triple di Picarelli e Davis rientra prontamente, 45-51. I marchigiani si avvicinano più volte, 52-55 con Maganza e poi 62-64 al 34’ con Benevelli. E’ in quel momento che Umeh si scioglie.

Undici punti in fila per una nuova fuga. Jesi ha gli americani che più si allontanano dal canestro e più segnano, così rientrato sul 73-79. Ma è troppo tardi per ribaltare il match, perché Spissu, dalla lunetta, è quasi glaciale, 5/6 e chiude i conti.

Per Bologna è di nuovo, seppur in coabitazione, il primo posto. La sconfitta interna di Roseto (contro Treviso, che in settimana era caduta proprio all'Unipol Arena) rimette tutti in gioco. Un primo posto all'insegna dell'equilibrio. Ma per quello che ha fatto vedere la Virtus in questi otto giorni, cambiando più volte pelle (ma conquistando sempre il risultato pieno), un primato (in condominio) assolutamente meritato. 

 

Aurora Jesi 79

Virtus Bologna 88

AURORA JESI: Picarelli 5, Bowers 24, Davis 21, Benevelli 4, Maganza 16, Alessandri 4, Janelidze 5, Scali, Mentonelli ne, Vita Sadi ne, Moretti ne. All. Cagnazzo.

VIRTUS BOLOGNA: Spissu 18, Umeh 19, Petrovic, Rosselli 16, Lawson 22, Spizzichini 3, Michelori 5, Oxilia 5, Penna, Pajola, Ndoja ne. All. Ramagli.

Arbitri: Galasso, Pecorella, Maschio.

Note: parziali 24-12; 37-34; 54-59.

Tiri da due: Jesi 19/38; Virtus Bologna 16/29. Tiri da tre: 10/30; 14/27. Tiri liberi: 11/13; 14/20. Rimbalzi: 37; 33.

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