Virtus, il giorno dell'orgoglio. "Abbiamo cuore e anima"

Dopo la vittoria della Coppa Italia, le V Nere guardano al futuro con tante certezze in più

I festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia negli spogliatoi della Virtus

I festeggiamenti per la vittoria della Coppa Italia negli spogliatoi della Virtus

Bologna, 6 marzo 2017 – L’emozione e l’adrenalina della vittoria della Coppa Italia (guarda qui le foto della partita), lascia il posto alle riflessioni e alle considerazioni per una Virtus Segafredo che dopo la parentesi Final Eight ripartirà con rinnovato entusiasmo e con tante certezze in più per il finale di stagione e per i playoff. Le certezze, da un punto di vista societario e futuro bianconero, arrivano dalle parole di Massimo Zanetti.

“Una grande vittoria per Bologna. Venerdì entrerà nel Cda della Virtus Luca Baraldi, faremo un consiglio di amministrazione composto da uomini di sport. Il mio ingresso in Virtus? Il presidente Bucci mi ha convinto con la sua credibilità, la sua esperienza ed il suo entusiasmo contagioso”. Alle parole di Zanetti fanno da eco quelle di Luca Baraldi prossimo consigliere bianconero. “Qualcuno forse potrebbe pensare che sia stata una vittoria fortunosa, ma la fortuna si costruisce e noi l’abbiamo costruita in queste settimane in cui la squadra ha reagito nel migliore dei modi alle grandi difficoltà che abbiamo attraversato”.

E chissà che per puntare a un posto subito in A1, e magari l’anno prossimo con una Wild Card in Europa, in casa Virtus non si decida di ritoccare con un innesto (Poeta?, Viggiano?) lo splendido organico a disposizione di Alessandro Ramagli. Intanto i protagonisti sono stati loro, Rosselli decisivo e uomo faro delle V Nere, Spissu che con tre sfide fantastiche ha chiuso una settimana incredibile iniziata con l’ottima prestazione contro Jesi e culminata col la vittoria di Coppa Italia, titolo di miglior Under 22 e MVP della manifestazione. Ma non solo Umeh, Lawson sono stati determinanti, così come Spizzichini 3 triple in finale e tanta tanta ottima difesa, mentre grande solidità è arrivata anche da Ndoja, Bruttini e Michelori, mentre ai giovani Penna, Oxilia e Petrovic è toccato il compito di dare a tratti quella freschezza in più.

A guidare la squadra è stato un grande condottiero come Alessandro Ramagli, artefice, con staff tecnico e medico, dirigenza di quella che possiamo considerare la Virtus 3.0, vista oltretutto la propensione di un organico che spesso ci prova, e la mette, dalla lunga distanza. “Siamo noi che Biella torniamo a casa ancor più ricchi delle nostre consapevolezze – conferma il tecnico Alessandro Ramagli -. Per noi era difficile riuscire a gestire partite complesse come Trieste e Biella dovendo fare aggiustamenti e trovare energie. Il mio ringraziamento e il merito di questa vittoria va allo staff medico e ai fisioterapisti che hanno lavorato molto per mettere in sesto gli acciaccati e allo staff per l’ottimo lavoro che quotidianamente svolge in palestra”.

Avete perso la battaglia a rimbalzo. “Non avevamo energie per prendere secondi tiri – conferma il tecnico livornese alla sua seconda Coppa Italia di serie A2 (l’altra con Verona) negli ultimi 3 anni - questo sono le situazione in cui di rischi di uscire al primo turno, invece con Agrigento la sfida si è messa bene, con Trieste e con Biella ci siamo ripetuti nonostante le situazioni contingenti. Questo gruppo ha cuore e anima, e grazie a questo abbiamo sopperito”.

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