Virtus Bologna, Ramagli. "Perdiamo lucidità nel finale"

Bologna, 13 novembre 2017 – Amarezza per l’ennesimo, il terzo consecutivo, epilogo che dopo Venezia, Milano anche con Brescia vede la Virtus Segafredo sconfitta proprio in volata. Brescia passa al Paladozza, con un tiro di Luca Vitali, canestro che è valso due punti, settima vittoria consecutiva, primato solitario a Brescia, e la perla di miglior azione del weekend per il bolognese che con quel canestro ha condannato alla sconfitta la squadra in cui lui e il fratello Michele sono nati e cresciuti.

“Direi che adesso le sconfitte cominciano a diventare un po’ troppe. Tre perse in fila anche se modalità diverse, ci portano a dover mettere le mani nelle situazioni che nei momenti caldi ci fanno perdere lucidità – conferma Alessandro Ramagli che poi spiega i motivi condivisi anche dalla squadra - smettiamo di giocare insieme, e questo ci costa le partite. Dobbiamo cambiare rotta, perché ci disconnettiamo e facciamo errori banali”.

Che con Brescia fosse una partita complicata lo si sapeva. “Era una partita molto difficile, ci voleva la costanza nella lucidità, avevamo preso in mano la partita con l’impatto difensivo nel terzo quarto. Però negli ultimi 5 minuti dovevamo fare giocate intelligenti, e invece ci siamo disconnessi bisogna metterci le mani, in modo anche drastico. Non è possibile giocare con tutti e farsi scappare dalle mani le partite, perché gli altri fanno giocate di squadra e tu no."

C’è stato un confronto con la squadra? “Ci siamo parlati, ci girano le 'scatole', a me e alla squadra, a tutti. E’ normale che sia così, è umano, abbiamo condiviso la nostra chiave di lettura”. 

Infine tra i provvedimenti disciplinari di giornata, la Virtus Segafredo è stata punita con un ‘ammenda di 2.000 euro, per offese collettive frequenti del pubblico nei confronti di un tesserato ben individuato della squadra avversaria (David Moss).