Virtus, si torna al lavoro aspettando Recanati. E novità dalla Fondazione

Ndoja a parte, Penna, Oxilia e Pajola di ritorno dal raduno azzurro

Klaudio Ndoja (Fotoschicchi)

Klaudio Ndoja (Fotoschicchi)

Bologna, 29 novembre 2016 - Primo allenamento settimanale per la Virtus Segafredo che, dopo un lunedì di meritato riposo, oggi pomeriggio è tornata a lavoro alla palestra Porelli dell’Arcoveggio. Indisponibile Klaudio Ndoja e senza i tre junior azzurrini, la squadra ha lavorato in palestra agli ordini di coach Alessandro Ramagli e del suo staff tecnico. Penna, Oxilia e Pajola sono stati impegnati fino alle 12 a Roma, dove erano convocati per il raduno della nazionale Under 18 in vista dei prossimi europei di categoria in programma a Samsun in Turchia a dicembre.

La sfida di sabato prossimo contro Ambalt Recanati, in programma alle 20.30 al Pala Rossini di Ancona, si avvicina passo dopo passo e anche i tifosi bianconeri, Foreverboys e Vecchio Stile, si stanno organizzando per seguire, nella trasferta marchigiana, Michelori e compagni.

Inutile negare che la partita più attesa era quella che si è “giocata” ieri sera, nell’assemblea della Fondazione Virtus. Presenti una decina di soci tra cui i rappresentanti di Segafredo (Luca Baraldi), Coswell, Coop Alleanza 3.0, IGD, Logital, Best Union ed Emilbanca. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio e la sostituzione del presidente dimissionario, Pietro Basciano. Fumata nera invece per il possibile passaggio della maggioranza della società (tramite un aumento di capitale) ad una cordata che, oltre a Massimo Zanetti, dovrebbe prevedere l’ingresso di un paio di soci, vecchi o nuovi, “facoltosi”. Le trattative continuano e sicuramente se ne riparlerà alla prossima assemblea in programma i primi mesi del 2017.

Sul fronte mercato, l’incertezza sui tempi di recupero di Ndoja e le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Julio Trovato, hanno aperto un nuovo scenario di mercato. Molto dipenderà proprio da come risponderà la caviglia dell’ala albanese, ma non è da escludere comunque un ritocco alla rosa con il tesoretto lasciato eventualmente a disposizione del gm bianconero. Difficile possa essere Carlos Delfino, che tra l’altro fino a qualche settimana fa era accostato alla Fortitudo.

 

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