Alessandro Ramagli
Bologna, 12 giugno 2017 – Dopo tanta attesa finalmente ci siamo: domani la VIrtus Segafredo Bologna scenderà in campo al PalaDozza per affrontare, in gara 1 di finale promozione, l’Alma Trieste. A 11 giorni dal trionfo in gara 3 di semifinale contro Ravenna, la formazione di Alessandro Ramagli torna ad assaporare l’emozione e la sensazione di una sfida ufficiale. E che sfide, verrebbe da dire, con MIchelori e compagni attesi dalla prima sfida dei playoff per la serie A1.
Tanta l’attesa per l’inizio della serie con Trieste, sia nella squadra, ma anche dei tifosi, che riempiranno un PalaDozza “AllinBlack” e con la Curva Calori che per l’occasione annuncia una coreografica speciale, chiedendo a tutti coloro che assieperanno il settore ai tifosi bianconeri più caldi di giungere al PalaDozza con congruo anticipo.
A parlare della sfida, ma in generale della serie è stato ovviamente il tecnico Alessandro Ramagli. “I numeri dicono Virtus e Trieste sono le squadre migliori di questa stagione, e che meritano di arrivare fin qui, anche se né noi né loro avevamo tra i favori. Trieste è arrivata con tutta la sua energia, con la capacità di fare punti in campo aperto, noi siamo stati più quadrati, forse più equilibrati. Credo si tratti di una sfida inedita, che mette di fronte 2 città di basket che faranno affluire nei rispettivi palazzetti tanto pubblico. Di sicuro sarà una serie bella e avvincente dal punto di vista tecnico, e chi saprà usare meglio le proprie caratteristiche ipotecherà serie e risultato finale”.
Meglio la lunga sosta della Virtus o i pochi giorni a disposizione di Trieste? “Abbiamo avuto queste diverse marce di avvicinamento, ne prendiamo atto e giochiamo, tanto né io né Dalmasson sappiamo esattamente quale sia la risposta esatta”.
La squadra favorita? “Chi saprà imporre il proprio modo di giocare avrà il punto vincente in mano, ma non domani sera in gara1, piuttosto in tutte le partite, che secondo me saranno 5. Se loro corrono, saltano e schiacciano come sanno, vincono loro; se imponiamo il nostro gioco e conteniamo queste loro caratteristiche, vinciamo noi”.
Parola d’ordine possesso e palle recuperate. “A volte bisogna produrre delle palle perse, cercando di far sì che gli altri ne perdano più di te. Ci siamo riusciti con Casale. Con Trieste sarà importante limitare le palle perse, ma senza snaturare il nostro gioco: dovremo aspettarci pressione fisica e tecnica da parte della loro difesa”.
C’è grande partecipazione intorno a questa Virtus. “Vedo e sento tanto entusiasmo intorno. E’ bello. Non va tenuto sotto controllo, va cavalcato. Non era scontato che ci fosse entusiasmo, all’inizio della stagione, quindi sarà fantastico per questi 10 giorni starci immersi. La stessa cosa vale per Trieste: noi produciamo spettacolo, e se questo porta ad attenzioni dei media e gente a vedere la partita, vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro”.
Condizione della squadra? “A livello fisico stiamo bene, considerando che è il 12 giugno. Qualcosa va tenuto sotto controllo, sia noi che Trieste stiamo usando il ghiaccio più che una pescheria. Ma nel complesso, dopo 250-260 sedute di allenamento in stagione, siamo messi bene”.
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