Virtus, i playoff partono al PalaDozza

Per la sfida di venerdì contro Agrigento, Ramagli spera di recuperare Lawson e Ndoja

Kenny Lawson (Schicchi)

Kenny Lawson (Schicchi)

 

Bologna 1 marzo 2017 – Virtus a lavoro in vista della Coppa Italia. Si avvicina, a grandi passi, la Final Eight di Coppa Italia di serie A2 in programma da Venerdì sera, a domenica all’Unipol Arena. La formazione di Alessandro Ramagli, dopo la vittoria di lunedì sera contro Jesi (guarda le foto), da oggi ha ripreso ad allenarsi. La speranza in casa bianconera è quella di rivedere in campo sia Kenny Lawson che Klaudio Ndoja, due pedine fondamentali della Virtus. Lawson già lunedì sera è andato a referto, anche se precauzionalmente è stato tenuto a riposo. Il californiano delle V Nere, che si è fin’ora confermato come uno dei migliori giocatori del campionato, dovrebbe infatti essere a disposizione nella sfida di venerdì sera, ore 20.45, contro Agrigento. Si spera di vedere finalmente in campo anche Klaudio Ndoja, giocatore che doveva essere uno dei punti di forza della Virtus, ma che fin’ora è stato falcidiato da infortuni da inizio stagione.

Le cifre di Ndoja parlano chiaro, appena 4 partite giocate, 91 minuti di utilizzo e 25 punti complessivi messi a segno. Ovvio pensare che il vero acquisto della Vitus per la Final Eight di Coppa Italia, il finale di regular season e soprattutto i playoff, potrebbe essere proprio un Ndoja ritrovato. Rimarrà ancora indisponibile invece Pajola, sicuramente out anche per le tanto attese finali di Coppa Italia. 

Sul fronte societario, si avvicina di ora in ora, l’inizio dell’era Segafredo - Zanetti.  Segafredo per volere del patron Massimo Zanetti ha infatti versato 210mila euro come primo step di aumento di capitale, mentre in resto sarà versato invece a giugno. L’obiettivo che Zanetti si è posto è quello di riportare, in tre anni, la Virtus Segafredo in Europa. Un progetto ambizioso, ma che ovviamente necessita anche di un impianto all’altezza della situazione, come ha confermato Luca Baraldi, braccio destro di Massimo Zanetti. “Quello che abbiamo progettato per la Virtus richiede necessariamente una casa propria. Pensiamo all’Unipol Arena anche per le nostre ambizioni future. Non dobbiamo però sentirci in prestito, ma sapere che quella è effettivamente casa nostra e dobbiamo anche sentirci accolti. In un progetto credibile l’identità è alla base di un successivo sviluppo”. Intanto per parole dello stesso presidente Alberto Bucci, la Virtus Segafredo giocherà gli eventuali primi due turni di playoff (ottavi di finale ed eventualmente quarti) sicurmente al PalaDozza.

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