Virtus, Ramagli teme Trieste

Il coach livornese: "Trieste è un pericolo, ma abbiamo ancora energie da spendere"

Virtus, coach Ramagli (Schicchi)

Virtus, coach Ramagli (Schicchi)

Bologna, 6 dicembre 2016 - Appena archiviata la pratica Recanati e conquistata la quinta vittoria consecutiva, la Virtus Segafredo Bologna, torna in campo, domani sera alle 20.30 all’Unipol Arena, per sfidare Trieste.

Avversaria difficile e in grande forma quella giuliana reduce, a sua volta, da una striscia aperta di 5 vittorie consecutive. L’ultima sconfitta dei triestini risale ad oltre un mese fa, il 30 ottobre scorso, quando Pecile e compagni furono sconfitti 66 a 54 proprio a Bologna dalla Fortitudo.

“Trieste è una squadra che salta e corre come nessun’altra in questo campionato – conferma Alessandro Ramagli tecnico della Virtus Segafredo - due americani come Green e Parks che giocano in quel modo sotto il ferro non li ha nessuno. Cavalcare queste caratteristiche favorendole con un centro come Da Ros ha fatto loro prendere il volo. A questo bisogna aggiungere i vantaggi di una società tranquilla, di uno sponsor entrato nella società stessa, tante certezze, e questo ha portato tra l’altro ad un rinforzo come Cittadini. Hanno un roster molto profondo, sono una squadra pericolosa, sfacciata nel senso giusto, garibaldina. Per essere competitivi dovremo essere capaci di pareggiare la loro grande energia”.

Energia, una parola che rincorre spesso nelle parole del coach livornese.

“Abbiamo giocato 3 partite in 1 settimana, poi c’è stata una settimana “corta” in cui i giovani erano impegnati al raduno con la nazionale Under 18, e ora stiamo vivendo un’altra serie dura e impegnativa. La mia sensazione è che abbiamo ancora birra in corpo per affrontare i prossimi 2 impegni. Per me non è stata la benzina in riserva a farci rischiare contro Recanati, probabilmente il calo è stato figlio del fatto di averla creduta vinta troppo presto”.

Due sfide ravvicinate, appunto con Trieste e Forlì poi un lungo stop.

“Queste 2 sfide chiudono un momento molto intenso. Dal 12 al 23 dicembre potremmo avere da 1 a 4 giocatori indisponibili per gli Europei Under 18. Dunque non so dire quando finirà il nostro periodo di grande attenzione sui carichi di lavoro, perché seguiranno altre gare molto ravvicinate. Prenderemo il polso della nostra situazione strada facendo. Si possono fare amichevoli, si possono dosare i carichi di lavoro, ma servirà tenere le antenne dritte. Sarà un bel test, per chi va sul campo e per chi deve gestire il gruppo. Di sicuro non ho la sensazione che domenica prossima si chiuda un ciclo: navigheremo a vista ancora per molto tempo, e servirà tenere gli occhi bene aperti per non sbattere contro gli iceberg”.

Sul possibile/probabile approdo della Virtus alla Final Eight di Coppa Italia Ramagli frena gli entusiasmi.

“Mancano ancora cinque partite e la classifica è veramente compressa, si deciderà tutto alla fine. In una società, un obiettivo viene dato a inizio stagione, e da noi la Coppa Italia non è stato tra quelli prefissati. Durante l’anno è intelligente cambiarli, gli obiettivi e se possiamo competere per un posto nelle finali, sarebbe stupido non pensarci. Quello che conta è il processo di crescita, non la classifica, perché da questo capirò quali sono i veri obiettivi che potremo cercare nel girone di ritorno”. A livello di formazioni nella Virtus assente Klaudio Ndoja, mentre Trieste, seguito a Bologna da un discreto numero di tifosi al seguito, sarà al completo.

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