{{IMG_SX}}Cesena, 20 gennaio 2009 - Con la torre il Cesena dà scacco matto sui titoli di coda. La mossa è figlia di mister Bisoli, la sensazionale rimonta (dallo 0-2 al 3-2 con doppio sigillo in pieno tramonto del match) di un Cesena che con l’inserimento del gigantesco Djuric (18 anni, 190 centimetri) fa fermare il cuore a un Ravenna che credeva ormai fosse vittoria invece si è trovato su un calesse e ci è finito sotto. E per la Romagna bianconera, ora a soli due punti dalla vetta, è tornata in replay l’impresa col Rimini; stessa rimonta nella primavera 2004.

 

Il Ravenna ha il torto mortale d’essere andato in confusione quando pareva sereno, pacifico contro un avversario sotto tono come manovra e ritmo ma dal cuore grande come il mare. Bisoli ridà fiducia a Ravaglia (davvero pronto) dopo lo stop di Reggio Emilia, Biasi riprende posto al centro della difesa; in casa giallorossa via libera al 4-4-2 e in avanti al nuovo acquisto Curriale. Il pronti via è da incubo bianconero e ancora una palla inattiva manda al macero il Cesena. Un attimo prima (2’) era scattato l’allarme ma un tonico Ravaglia aveva detto no a Zecchin. E’ solo lo squillo del naufragio: ancora una volta (come a Reggio) da calcio piazzato. Angolo di Zecchin, svirgola Sacilotto, tocca Zizzari di capoccia, traversa e rete (3’).

 

E’ energico il Ravenna, anche rude, ‘slow’ invece il ritmo di un Cesena confuso nonostante un vivace Motta. Ora gli ospiti sono più convinti così ‘sventola’ di Rossetti (14’) che preoccupa Ravaglia. Non trova velocità un Cesena che Bisoli prova a correggere ripetutamente nel modulo (4-2-3-1 e 4-3-3 compresi). Un diagonale di De Feudis (20’) fa però balbettare Brignoli, Veronese va a colpo sicuro ma Fasano fa scudo. Emerge ancora il ‘dramma’ bianconero e di prepotenza: è sufficiente buttare una ‘pallaccia’ in mezzo e il Cesena finisce alla deriva. Punizione dalla trequarti (24’) di Zecchin, Ferrario sovrasta di testa Sacilotto e la rete si gonfia di nuovo. Il Cesena è quindi impalato in difesa e sommo peccatore nel ‘magic moment’ sotto rete: Giaccherini (35’) per Lauro che scarabocchia l’impossibile. Nella ripresa due cambi subito per Bisoli (dentro Cusaro e appunto Djuric, fuori Ceccarelli e Segarelli) ma per almeno mezz’ora il Cesena sprofonda nel disordine cozzando contro il mucchione di un Ravenna ben disposto e aitante. Anzi gli ospiti quando riescono a mettere la freccia della ripartenza con Zecchini (20’) fanno tremare l’ attento Ravaglia.

 

Ma i fuochi artificiali bianconeri sono in agguato, anzi è dinamite pure. I padroni di casa non mollano, il Ravenna invece pian piano indietreggia nel caos. Così Giaccherini detta dalla fascia (27’), Veronese di testa ‘sbraita’ che non è finita. E’ finita invece per un Ravenna ora incredibilmente timoroso e colpevole di un finale allucinante. Djuric intanto inizia a giganteggiare in mischie da paura: prima impone a Brignoli una prodezza (28’) poi è la torre che rifila lo scacco matto, almeno contribuisce a darlo. Così in un finale pirotecnico Giaccherini ancora imposta da destra, ‘ponte’ di Biasi e il bosniaco di testa fa pari e patta (43’). Il Ravenna è in tilt, crolla mentalmente, il Cesena furoreggia: ennesimo far-west in area ospite, tocca Cusaro, Calzi calcia a vuoto, Ferretti innesca Veronese che fa saltare in aria il “Manuzzi” dalla felicità (44’). Per il Cesena è l’impresa della volontà, per il Ravenna un colpo di follia.

 

TABELLINO

3-2
CESENA (4-3-1-2): Ravaglia, Ceccarelli (1’ st. Cusaro), Biserni, De Feudis, Lauro, Biasi, Segarelli (1’ st. Djuric), Sacilotto, Veronese, Giaccherini, Motta (26’ st. Ferretti). All: Bisoli
RAVENNA (4-4-2): Brignoli, Ferrario, Ciuffetelli, Fasano, Sabato, Sciaccaluga (46’ st. Gerbino Polo), Rossetti, Trotta, Zecchin (28’ st. Calzi), Curiale (13’ st. Pettinari), Zizzari. All. Atzori.
Arbitro: Tasso di La Spezia
Marcatori: Zizzari al 3’ pt., Ferrario al 24’ pt., Veronese al 26’ e al 44’ st., Djuric al 43’ st.
Note - Serata fredda, spettatori paganti 3707, abbonati 4710 per un toale di 8417, incasso di 51045 euro. Ammoniti: Sciaccaluga, Ceccarelli, Sabato, Zizzari, Djuric.