Venerdì 19 Aprile 2024

Aggressione ai tifosi: le scuse del sindaco di Cagliari

Massimo Zedda ha telefonato a Paolo Lucchi dopo l’attacco ai cesenati

La curva bianconera

La curva bianconera

Cesena, 24 gennaio 2015. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha telefonato al collega cesenatePaolo Lucchi per scusarsi a nome della città per l’aggressione subìta da un gruppo di tifosi cesenati giunti in Sardegna per assistere a Cagliari-Cesena. ‘A volte ci sono episodi piccoli, capaci però di infondere grande speranza – racconta Lucchi – . E’ il caso di quello che mi è capitato nel pomeriggio di venerdì scorso: il mio telefono ha squillato e, quando ho risposto, ho sentito all’altro capo la voce di Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari. Non lo conosco direttamente, anche se ci siamo incrociati qualche volta alle riunioni dell’Anci, e dunque la sua chiamata mi ha colto un po’ di sorpresa, soprattutto perché il Sindaco Zedda, molto semplil’aggressionecemente, ha esordito dicendo: “Sento il bisogno di scusarmi per subìta lo scorso 11 gennaio da alcuni vostri tifosi, giunti qui per assistere alla partita Cagliari-Cesena. E lo faccio anche a nome di tutti i cagliaritani, che hanno da sempre una forte tradizione di rispetto per le persone e per lo sport. Spero che accetterai le nostre scuse e che con te le accetteranno tutti i cesenati ed in particolare i ragazzi aggrediti”.

‘Ha proseguito raccontandomi di conoscere il barista del locale dove tutto è cominciato e di aver ricevuto direttamente da lui un resoconto della vicenda: anche lui ha confermato che i nostri tifosi stavano chiacchierando tranquilli sino a pochi minuti dall’aggressione, e mentre alcuni di loro si preparavano ad assistere la partita, c’era anche chi avrebbe visitato la città’.

‘Se in questo Paese – conclude Lucchi – esistono ancora Sindaci, in grado di chiedere scusa per gli atteggiamenti profondamente sbagliati di alcuni concittadini e lo fanno anche a nome della loro comunità; se esistono servitori dello Stato in grado di far seguire alle parole indignate i fatti, avviando un’indagine immediata ed efficace; se esiste un calcio fatto di passione ma anche di capacità di viverla senza esagerazioni, allora possiamo ancora sperare che le cose possano cambiare in meglio’.