Ausl, per accorciare le liste d’attesa sono stati investiti 233mila euro

Fra esami e visite sono state effettuate 5.122 prestazioni più del previsto

Sportelli del Cup (Foto Ravaglia)

Sportelli del Cup (Foto Ravaglia)

di PAOLO MORELLI

È DI 233MILA euro l’investimento che l’Ausl Romagna sta facendo a Cesena per ridurre le liste d’attesa che per alcune visite ed esami hanno raggiunto dimensioni insostenibili come abbiamo documentato nelle scorse settimane. Il dato è stato fornito ieri in una conferenza stampa tenuta dall’Ausl Romagna a Ravenna durante la quale sono stati diffusi dati difformi da quelli comunicati fino a ora.

IN TOTALE negli ultimi mesi dell’anno (nessuno è stato in grado di indicare il periodo esatto) l’Ausl Romagna ha messo in campo nelle strutture pubbliche e private circa 4.100 prestazioni aggiuntive, tra visite ed esami. All’ospedale Bufalini le strutture che effettuano gli esami di risonanza magnetica articolari e muscoloscheletrica hanno lavorato nel mese di novembre tutte le domeniche e anche nella festività dei Santi.

Presso l’ospedale Bufalini sono state effettuate 60 visite gastroenterologiche, 360 visite fisiatriche, 145 risonanze magnetiche della colonna vertebrale e 248 muscoloscheletriche, 540 ecocolordoppler, 150 ecocardiogramma, 150 ecografie addome, 468 ecografie capo e collo, 36 ecografie della mammella e 30 ecografie ginecologiche, per un totale di 2.187 prestazioni con una spesa di oltre 53mila euro.

Presso le strutture private accreditate sono state affettuate 420 visite ginecologiche, 251 elettrocardiogrammi Holter, 325 risonanze magnetiche della colonna vertebrale, 200 endoscopie digestive, 754 ecocardiogramma, 494 ecografie dell’addome, 371 ecografie capo e collo, 120 ecografie ginecologiche, per un totale di 2935 prestazioni con una spesa di circa 180mila euro.

Per ridurre ulteriormente le liste d’attesa sono già state aperte le ‘agende’ delle strutture private per il 2015; le prenotazioni devono essere effettuate attraverso il Cup.

SULL’ORGANIZZAZIONE di esami e visite specialistiche i segretari della Cgil di Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna hanno fatto una serie di considerazioni critiche esprimendo «la necessità di garantire equità di accesso a tutti i cittadini assistiti dall’azienda della Romagna» arrivando «nel tempo più breve possibile alla omogeneità degli orari di apertura dei servizi. Nel caso specifico della Tc e Rmn si evidenzia che, tecnologie così importanti anche sotto il profilo del pieno utilizzo degli investimenti effettuati, devono essere disponibili per le esigenze dei cittadini di tutta la Romagna almeno 6 giorni alla settimana dalle 8 alle 20, relegando eventuali esigenze di temporanea maggiore produzione nelle fasce non impegnate».