Parcheggio pagato con il bancomat, ma a Cesena manca la tecnologia

In città si possono utilizzare app e telepass. Ma i 113 parchimetri non hanno il pos

L’assessore all’Innovazione tecnologica Tommaso Dionigi (foto Ravaglia)

L’assessore all’Innovazione tecnologica Tommaso Dionigi (foto Ravaglia)

Cesena, 17 luglio 2016 - Se è vero che il futuro dei pagamenti prevede il - quasi - esclusivo utilizzo della moneta elettronica, l’incentivazione all’uso di bancomat e carte di credito deve avvenire a tappeto. Anche davanti ai parcometri. Lo ha stabilito la nuova Legge di Stabilità, asserendo che dal primo luglio tutte le colonnine adibite al rilascio dei ticket nei parcheggi a pagamento devono essere dotate anche di pos. Una rivoluzione, alla quale pochissimi Comuni sono pronti. Cesena compresa. Nessuno dei 133 parcometri presenti in città è infatti abilitato all’utilizzo di bancomat o carte, anche se l’amministrazione comunale negli ultimi mesi ha attivato altre forme di pagamento che superino l’utilizzo delle monete. «In città – spiega l’assessore ai lavori pubblici Maura Miserocchi – la sosta si può pagare anche col telefonino, attraverso l’uso di alcune specifiche applicazioni per smartphone che consentono all’automobilista di sborsare solo la cifra realmente dovuta e senza bisogno di mettere fisicamente la mano al portafoglio. Siamo consapevoli delle disposizioni comparse nella Legge di Stabilità e in quest’ottica gli uffici competenti hanno predisposto un piano di intervento sulle macchinette esistenti, anche se per il momento tutto resta in standby in attesa di maggiori chiarimenti ufficiali sulla normativa, dal momento che, secondo le nostre interpretazioni, visto che l’intento è quello di fornire alternative all’uso dei contanti, le applicazioni adottate dal nostro Comune sono già valide».

In termini tecnologici, la soluzione dello smartphone rappresenta un ulteriore passo avanti rispetto alle carte di credito. E’ però anche vero che se pure la diffusione dei telefoni di ultima generazione è ormai estremamente capillare tra tutte le fasce di età, permangono remore e scetticismo sul fatto di fornire in via telematica i riferimenti connessi ai propri conti correnti. «Il primo strumento che abbiamo avviato – spiega l’assessore all’Innovazione tecnologica Tommaso Dionigi – è quello di myCicero: si tratta di un’applicazione gratuita da scaricare sul telefono e da abbinare poi al numero di una carta di credito. Ogni volta che si lascia l’auto in sosta tra le strisce blu, ci si deve collegare al sistema, specificare la zona in cui ci si trova e stabile un orario di fine sosta. Se le previsioni cambiano e i tempi si allungano o si accorciano basta modificare i parametri. Attualmente contiamo circa duemila utilizzatori stabili del servizio». L’alternativa è Pyng, un’analoga applicazione che invece che alla carta di credito è abbinata al telepass. «In questo caso – specifica Dionigi – siamo nelle primissime fasi di utilizzo e dunque è presto per esprimere valutazioni. Il numero di fruitori attuali è di qualche centinaio ma contiamo di veder incrementare l’utilizzo in maniera significativa».