Bulgarnò rompe l’assedio dei ladri, la difesa è WhatsApp

Il quartiere bersagliato dai furti controlla le strade tramite messaggi

Ladri in azione

Ladri in azione

Forlì, 24 novembre 2015 -  Magari non è vero che, come diceva la pubblicità, una telefonata allunga la vita. Di certo però aiuta a sentirsi più sicuri. A pensarlo sono i residenti della frazione di Bulgarnò, l’ultimo spicchio del territorio comunale di Cesena a due passi da Gambettola, che nei giorni scorsi è finita nel mirino dei ladri. Nell’arco di tre notti sono stati effettuati diversi colpi, sia nelle abitazioni che all’interno di autovetture e locali pubblici, tanto da indurre gli abitanti a serrare le fila contro il nemico comune. Ronde armati di bastoni? Niente affatto, nel ventunesimo secolo basta molto meno. Un telefonino, per esempio, perché la microcriminalità si può tenere sotto controllo anche a colpi di social network, attraverso chat e messaggi che corrono veloci più della luce sui fili invisibili di applicazioni come Whatsapp.

Dopo il boom di furti, in paese sono nati un paio di gruppi che sono velocemente entrati in simbiosi e che hanno come compito principale quello di facilitare il controllo dell’area: al posto degli occhi elettronici delle telecamere al momento ci sono quelli sempre più vigili dei residenti che al minimo sagnale ‘sospetto’ che individuano, si affrettano a comunicarlo tramite la tastiera degli smartphone. In modo che se tu sei fuori a fare spese, qualcun altro si accorge della vettura sospetta che passa più volte davanti a casa tua e suona il campanello d’allarme. Il metodo funziona? Al momento sembrerebbe di sì, anche perché ovviamente oltre il primo anello di sicurezza formato dai cittadini, resta sempre quello delle forze dell’ordine che pattugliano il territorio. «Qualche sera fa – racconta un residente – avevamo notato un’automobile che procedeva a bassa velocità avanti e indietro nei pressi di una serie di abitazioni e abbiamo segnalato la cosa: chi abita da quelle parti si è affacciato in strada e si è messo a controllare. Il risultato? L’auto sconosciuta si è velocemente dileguata». Con l’avvicinarsi dell’inverno, la fascia oraria più esposta ai rischi si allunga, visto che il sole tramonta prima. In quest’ottica è stato utile l’intervento del Comune che ha provveduto a ‘normalizzare’ il funzionamento dell’impianto di illuminazione: fino a poco tempo fa infatti era acceso un lampione ogni due, mentre ora funzionano tutti a pieno regimea. E dove non arriva il pubblico, ci pensano i privati, che in numero sempre maggiore attivano dei faretti esterni alle loro case. «Spesso – commenta il direttore del settimanale diocesano Francesco Zanotti, residente in zona – chi passa da Bulgarnò ha la sensazione di trovare una frazione disabitata. Non è così, o per lo meno non lo è ancora. Ormai da tanti anni le scuole del posto sono state chiuse e questo pezzo di città rischia di perdere la sua identità. Non vogliamo diventare un quartiere dormitorio, vogliamo che la vita torni ad animarsi. I collegamenti con Cesena si stanno perdendo e allora perché non potenziare quelli con la vicina Gambettola? Anche solo una pista ciclabile potrebbe aiutare».