Carisp, l’ex verde punta il dito contro i crediti deteriorati

Davide Fabbri: "Il silenzio della città e delle istituzioni è scandaloso"

La sede storica in Corso Garibaldi

RAVAGALIA 07-08-01 CESENA CASSA DI RISPARMIO CARISP

Cesena, 14 gennaio 2016 - È stato pubblicato l’avviso di convocazione dell’assemblea dei soci della Cassa di Risparmio di Cesena. Si terrà lunedì primo febbraio alle 17 nella ‘piazzetta affari’ della sede storica della Carisp, in corso Garibaldi 18. Per parteciparvi gli azionisti dovranno segnalare l’intenzione di presenziare mercoledì 27 gennaio. Sarà predisposto un collegamento video e audio con la sala Biagio Dradi Maraldi, al primo piano dello stesso edificio, per consentire di seguire i lavori a coloro che non troveranno posto nella sala principale.

All'ordine del giorno c’è l’elezione del nuovo consiglio d’amministrazione che avrà nove membri anziché gli attuali undici. Sette consiglieri saranno nominati dalle Fondazioni di Cesena, Faenza e Lugo che complessivamente controllano il 66% del capitale azionario e sono legate da un patto di sindacato, mentre i 13.206 soci privati che detengono complessivamente il 34% delle azioni eleggeranno gli altri due. E’ probabile che l’attuale consiglio non venga sostituito in blocco, ma che almeno un membro sia confermato. Il collegio sindacale, invece, sarà rinnovato totalmente.

In questi giorni si susseguono a ritmo molto intenso le riunioni dei consigli d’amministrazione e gruppi di soci privati per individuare le persone sulle quali far convergere i voti. I nomi che si fanno sono molti, ma serviranno ancora alcuni giorni per arrivare a una rosa attendibile.Nell'assemblea si parlerà anche del futuro della Carisp: il nuovo consiglio dovrà adottare un piano industriale che preveda un aumento di capitale compreso tra 50 e 70 milioni di euro. Per questo è probabile che qualche nuovo consigliere provenga da istituzioni interessate a sostenere la ricapitalizzazione della Carisp.

Ieri ha fatto scalpore un post che Davide Fabbri, ex consigliere comunale dei Verdi, ha pubblicato su Facebook per evidenziare in peggioramento della qualità del credito erogato dalla Carisp negli ultimi quattro anni: Fabbri sottolinea che dal 2012 a giugno 2015 i crediti verso la clientela sono diminuiti da 4,35 a 3,87 miliardi di euro, mentre i crediti deteriorati (cioè con pagamenti ritardati o assenti) sono aumentati da 0,8 a 1,29 miliardi di euro. L’ex consigliere invoca una spiegazione su come sia arrivati a ciò e se siano state compiute «operazioni potenzialmente azzardate». Fabbri, da tempo impegnato a reclamare la massima trasparenza sulla situazione della banca, parla anche di «scandaloso silenzio della città» e «ingiustificabile silenzio delle istituzioni locali».

«Davide Fabbri sembra avere dimenticato che da nove anni il nostro Paese sta vivendo la più grave crisi economica dal dopoguerra, e che ciò si ripercuote inevitabilmente sulle banche, come dimostra la recente liquidazione coatta amministrativa di Banca Romagna Cooperativa, il ‘salvataggio’ di quattro istituti di credito di rilevanza interregionale, e le difficoltà degli ultimi giorni di alcuni dei maggiori istituti quotati in borsa – ha commentato Roberta Pernici, rappresentante aziendale del sindacato autonomo Fabi –. La crisi economica, particolarmente grave per il settore immobiliare, ha ridotto la possibilità di erogare finanziamenti e contemporaneamente ha aumentato fortemente le difficoltà di aziende e famiglie di rispettare i piani di rientro per finanziamenti ottenuti in passato. E’ facile parlare da fuori senza considerare che ci sono tante aziende in difficoltà per la riduzione del lavoro e i ritardi dei pagamenti soprattutto delle pubbliche amministrazioni, e tante famiglie dove uno o più componenti hanno perso il lavoro!».