Lattuca e l’incontro al centro islamico «Conoscono bene i loro doveri civici»

Attaccato da Fratelli d’Italia: «Mi lasciano indifferente»

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ATTACCATO da Fratelli d’Italia per quella ‘inopportuna’ lezione sulla Costituzione al Centro islamico, il deputato del Pd Enzo Lattuca risponde per le rime. «Le polemiche politiche di chi come la Lega Nord e Fratelli d’Italia vuole speculare sulle paure per qualche voto in più mi lasciano indifferente e non mi stupiscono». E anzi, il giovane politico dem ribadisce l’importanza attribuita a quell’incontro nella casa dell’Islam. «Che poi venga citata in senso negativo la partecipazione dell’Anpi all’iniziativa – continua il politico – è la dimostrazione che c’è chi non ha ancora accettato la matrice antifascista della nostra Costituzione. Ma è la stessa libertà di pensiero sancita all’artricolo 21 che consente a tutti di sostenere anche le tesi più contrastanti con lo spirito della Costituzione stessa». Insomma: liberi di criticare, ma liberi di farlo grazie alla Costituzione. E per questo Lattuca ringrazia «il Centro di Cultura e studi Islamici di Cesena per aver aperto le porte del proprio luogo di preghiera e di studi religiosi ad un momento di riflessione sui principi, i diritti e i doveri fondanti quel formidabile progetto di società e convivenza rappresentato dalla Costituzione repubblicana».

L’AUSPICIO, quindi, è trovare un punto di contatto tra due culture così diverse e così divise oggi come ieri.

«ANCORA una volta la comunità islamica cesenate ha dimostrato di essere aperta al confronto e di voler far parte a tutti gli effetti della comunità cittadina – plaude Lattuca – Mi ha sorpreso positivamente la maturità e il senso civico delle persone presenti all’incontro di ieri nel corso del quale hanno dimostrato la consapevolezza che esiste una separazione netta tra la sfera politica e quella religiosa, tra ordinamento giuridico e ordinamento religioso. La Costituzione infatti rappresenta un patto basato sulla convivenza pacifica, sul riconoscimento delle diversità e della libertà degli individui e delle formazioni sociali, sul rispetto reciproco e sul perseguimento dell’uguaglianza formale e sostanziale tra i cittadini, sul rispetto da parte di tutti del principio di legalità». Secondo Lattuca quindi non ci sarebbe rischio di vedere attaccata la Costituzione da un mondo che segue un’altra legge, molto meno laica, nei paesi d’origine.

«La nostra Costituzione riconosce l’uguaglianza di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge e la piena libertà di professare, in qualsiasi forma, il proprio culto in privato ed in pubblico e di fare proselitismo – premette –. Tutti i cittadini sono chiamati al dovere di rispettare le leggi, e dopo aver ribadito questo concetto nel corso del mio intervento, dall’espressione dei presenti, mi sono reso conto di quanto ne siano consapevoli e la considerino una cosa assolutamente necessaria per la convivenza civile».