Arbitro 16enne schiaffeggiato dal padre di un giocatore

Gravissimo episodio di violenza in un torneo giovanile di basket a Cesenatico

Lo striscione esposto dagli arbitri prima della finale del torneo

Lo striscione esposto dagli arbitri prima della finale del torneo

Cesenatico, 30 marzo 2016 - Follia al torneo di basket dell’Eurocamp di Cesenatico. Lunedì sera, infatti, un genitore 47enne ha perso la testa sugli spalti e ha aggredito un mini-arbitro di appena 16 anni. L’episodio ha quasi fatto saltare la finale del torneo, che si è giocata lo stesso soltanto per la correttezza del gruppo arbitrale. Ma appena prima della partita, ieri mattina, il gruppo di 137 arbitri da tutta Italia (la maggior parte minorenni) ha esposto un lungo striscione in campo con l’hashtag #NoAllaViolenza, per ribadire ancora una volta che i valori dello sport non sono quelli visti in campo e, tantomento, sugli spalti.

Ancora una volta a rendersi ridicoli sono stati i genitori, spesso molto più pericolosi dei figli in campo. Quest’uomo di 47 anni avrebbe prima insultato e poi schiaffeggiato il giovanissimo arbitro, colpevole, a suo dire, di un arbitraggio sbagliato. Tanto è bastato per fare volare un ceffone dagli spalti. Immediatamente sono intervenuti in difesa del giovane arbitro anche altri genitori. Ma l’uomo è stato poi identificato dai carabinieri del posto e il ragazzino portato in ospedale. Per ora non risultano denunce, ma bisognerà aspettare qualche giorno per sapere se questa vicenda è davvero finita. E’ possibile infatti che i genitori del piccolo arbitro decidano di denunciare l’episodio.

«Il gruppo arbitri e istruttori – hanno scritto su Facebook i giovani ragazzi – nel rispetto delle squadre che, con la massima correttezza, hanno raggiunto il giusto riconoscimento di quattro giorno di sana e leale competizione sportiva arrivando alle fasi finali, stigmatizzano e condannano fermamente gli episodi di violenza verificatisi nella giornata di lunedì 28. Prima delle gare di finale è stato dunque osservato un momento di riflessione affinché la violenza non possa intaccare il valore educativo dello sport».

I primi a prendere le distanze dall’aggressore sono i dirigenti di Eurocamp, la società organizzatrice del grande torneo di basket giovanile, con Luca Noferini che ha usato parole dure: «Abbiamo richiamato ufficialmente il 47enne e la società di appartenenza. Quanto accaduto è grave e inaccettabile. Purtroppo episodi di questo genere accadono sempre più spesso e riguardano nella maggior parte dei casi le squadre straniere partecipanti ai tornei. La violenza va contro ogni principio sul quale basiamo la nostra attività sportiva giovanile e noi la condanniamo con forza e rigore».