"Lei sfrutta le lavoratrici", accusata d’ingiurie. Assolta

Era stata denunciata da un albergatore di Gatteo

Sandra Polini a destra, insieme a due colleghe, fa parte dell’Adl Cobas ed è attivista di ‘Rumori sinistri’

Sandra Polini a destra, insieme a due colleghe, fa parte dell’Adl Cobas ed è attivista di ‘Rumori sinistri’

Cesena, 9 febbraio 2016 - Sandra Polini è stata assolta dall’accusa di ingiurie, per la quale ieri è andata a processo, sulla base di una denuncia presentata da un albergatore che cinque anni fa gestiva un hotel a Gatteo a Mare. Nei confronti dell’attivista dell’associazione ‘Rumori Sinistri’ e referente del sindacato Adl Cobas, il giudice di pace di Forlì ieri mattina ha emesso una sentenza di assoluzione perchè il fatto non è più previsto dalla legge come reato penale. L’avvocato Raffaele Pacifico di Cesena, difensore della Polini ha spiegato così la sentenza: «La condotta contestata non è più penalmente rilevante, quindi il giudice non è entrato nel merito. Tuttavia, qualora avesse voluto entrare nel merito, Sandra Polini sarebbe stata assolta, in quanto la mia assistita era intervenuta svolgendo le sue funzioni, in qualità di persona allertata da parte di alcune lavoratrici che denunciavano di essere sfruttate e maltrattate dal loro datore di lavoro. L’ingiuria della frase incriminata pronunciata dalla Polini, la quale ha detto ‘lei sta sfruttando e maltrattando le lavoratrici’ è legata a fatti che si presume siano realmente avvenuti, quindi è una considerazione legata alla stretta situazione di quei giorni di alta tensione».

I testimoni convocati dal giudice per l’udienza di ieri erano proprio le quattro lavoratrici le quali non sono state ascoltate perché non era utile alla sentenza. Si chiude così un altro capitolo della vicenda giudiziaria che vede da una parte Sandra Polini e ‘Rumori Sinistri’ e dall’altra l’albergatore Sacha Giancontieri che nell’estate del 2011 gestiva l’Hotel Milano di Gatteo Mare. Nel frattempo è invece in attesa di sviluppi il caso più corposo della vicenda, quello appunto delle quattro dipendenti stagionali rumene le quali nell’estate di cinque anni fa denunciarono l’albergatore per episodi di violenza e sfruttamento.

In prima istanza nei confronti dell’albergatore venne emesso un decreto penale di condanna per violenza privata continuata. Tale decreto fu impugnato dall’albergatore il quale lo scorso novembre ottenne una importante vittoria, incassando un’assoluzione per formula piena.

Le lavoratrici tuttavia non si danno per vinte e continuano la battaglia: «Abbiamo presentato ricorso in appello _dice l’avvocato Pacifico _ e aspettiamo che venga fissata l’udienza dalla Corte a Bologna, auspicando di poter far valere le nostre ragioni».