Cesena, Beppe Carletti in piazza: "La mia Romagna"

I ricordi romagnoli del leader dei Nomadi, che saranno l’attrazione della prima parte della notte di San Silvestro

Beppe Carletti, leader dei Nomadi

Beppe Carletti, leader dei Nomadi

Cesena, 30 dicembre 2017 - «A Cesena mi sento a casa, ho tanti amici e sono proprio contento di festeggiare insieme a loro il passaggio tra il 2017 e il 2018». Beppe Carletti, leader dei Nomadi che saranno l’attrazione della prima parte della notte di San Silvestro in piazza del Popolo a Cesena (dopo mezzanotte arriverà Paolo Cevoli), è come un fiume in piena quando si apre il capitolo dei ricordi romagnoli.

«In Romagna praticamente i Nomadi hanno visto la luce come musicisti professionisti – racconta –: era l’estate del 1963, io e Augusto (Daolio, ndr) avevamo 16 e 17 anni, suonammo 77 giorni consecutivi, pomeriggio e sera, al Frankfurt Bar di Riccione, in viale D’Annunzio vicino al ristorante Al Calderone. Allora si usava così, pochi soldi ma tanta voglia di divertirsi e far divertire».

L’estate è magica...

«Sì, noi tornavamo a casa a dormire dopo ogni concerto, ma in estate facevamo base in Riviera, a Cervia o a Riccione. Ma la Romagna è magica anche in inverno perché ci sono i romagnoli: gente che ama lavorare ma anche divertirsi, che quando stringono un’amicizia dura tutta la vita».

La Romagna è stata la culla di tanti musicisti.

«Per forza, in Romagna c’è la Riviera col turismo e c’erano tantissimi locali che davano a tutti l’occasione di suonare e cantare. Oggi non è più così, e mi dispiace per i tanti giovani che vorrebbero fare musica, ma hanno poche possibilità di mettersi alla prova».

E Cesena?

«E’ il cuore della Romagna, non solo dal punto di vista geografico. Negli ormai 55 anni della nostra storia abbiamo fatto decine e decine di concerti. Me ne vengono in mente tanti, ma uno in particolare al campo sportivo di Macerone; non era un periodo facile per noi e andavamo in giro per l’Italia a suonare con un un solo tecnico che faceva anche l’autista del camion e il tecnico del suono e delle luci, facendosi aiutare da chi capitava. Era un gigante e aveva una gran forza, ma noi lo chiamavamo scherzosamente Robertino».

E poi al Carisport.

«Sì, un paio di anni fa, è stata una bellissima serata. Avete un impianto straordinario che si presta bene sia per gli spettacoli che per lo sport, è così che si fanno le cose».

Domani sera per la prima volta sarete a Cesena con il nuovo cantante, Yuri Cilloni. Che pezzi farete?

«Sono contento che Yuri sia con noi, finalmente abbiamo trovato un cantante che sta affiancando Augusto nel cuore dei nostri fan. Domani faremo i brani del nostro ultimo disco ‘Nomadi dentro’, ma anche quelli più vecchi che il pubblico conosce a memoria e canterà insieme a noi. Perché tutti quelli che vengono ai nostri concerti sono un po’ Nomadi».