Cesena capitale del gusto

La decima edizione del Festival internazionale del cibo di strada da venerdì a domenica

Festival del cibo di strada (foto Ravaglia)

Festival del cibo di strada (foto Ravaglia)

Cesena, 5 ottobre 2017 - L’originale panino al cacciucco livornese, la sontuosa pasticceria napoletana, le patate novelle di Galatina al vin cotto e le specialità dell’Equador sono solo alcune tra le novità della decina edizione del Festival internazionale del cibo di strada che si terrà in piazza del Popolo da venerdì a domenica prossimi. Il menù dell’evento ribolle ovviamente di offerte da tutto il mondo con una trentina di ‘isole gastronomiche’ più l’area Food Truck dedicata ai furgoni. Un binomio curioso quello tra motori e gastronomia, confermato comunque dalle 104 prenotazioni di camper per la tre giorni cesenate che arriva giusto a ridosso della visita papale.

Centro storico stressato? «Chiediamo scusa per qualche disagio – dice Graziano Gozi, direttore di Confesercenti cesenate – Garantiamo però attenzione alla qualità dell’evento: non ci interessa tanto avere ancor più partecipanti, vogliamo che siano soddisfatti così da consolidare la manifestazione». Che nel tempo ha accresciuto sempre più il suo appeal, lanciando una moda della ‘cucina di strada’ sempre più inflazionata. «La nostra resta però un’iniziativa unica e ci viene riconosciuto il ruolo di ‘capitale del cibo di strada» gongolo Gianpiero Giordani di Confesercenti. Con lui si risale alla prima edizione del Duemila quando scoccò l’idea di gemellare il nostro cibo di strada, la piadina, col kebab turco e il lampredotto fiorentino. Da lì, tra fritti, cialde e cartocci volanti, l’offerta si è allargata a tutto mondo, senza dimenticare ovviamente le specialità italiane dallo gnocco modenese all’arancina siciliana.

In piazza si sta già installando una cucina di 400 mq, tutto come in un ristorante. Un tappeto di moquette attorno agli stand salvaguaderà la pavimentazione, così come la fontana Masini sarà protetta e isolata. Sulle tavole solo posate ecosostenibili, niente vetro. «E la raccolta dei rifiuti sarà continua – assicura Maria Luisa Pieri, gran capo della cucina – a spese dell’organizzazione».

Attorno al programma gastronomico si muoveranno eventi, incontri e concerti oltre l’area del Festival. A partire dalla shopping night di sabato sera con l’invito all’apertura dei negozi del centro. Radio Bruno sarà la colonna sonora della festa coi concerti di Gattamolesta domani, Terre del Sud sabato e Caracoles domenica, sempre alle 20.

L’evento ha ormai una dimensione comprensoriale con le anteprime tenutesi a Cesenatico e Bagno di Romagna ed è destinato a assumere una valenza sempre più larga nella strategia di sviluppo del turismo dell’entroterra sostenuta dalla Regione. «Il 2018 sarà l’Anno del cibo a livello nazionale – spiega Liviana Zanetti, presidente di Apt – e la nostra sfida è mettere sul mercato turistico le offerte dell’entroterra. Abbiamo molto da proporre, proprio a partire dal cibo di qualità con tutte le sue valenze culturali»