Cesena, 10 giugno 2011 - Il Comune di Roncofreddo è in gravi difficoltà finanziarie a causa dell’inchiesta giudiziaria che all’inizio del 2011 ha portato al sequestro dell’Autovelox che aveva noleggiato dalla ditta Euten di Terni (le indagini sono state prorogate fino al prossimo dicembre). Dal bilancio 2011 mancano infatti circa 850mila euro di incassi previsti per le contravvenzioni. Per limitare le spese ha dovuto rinunciare anche al servizio ‘Ecomobile’ di Hera per la raccolta dei rifiuti ingombranti, ma non ha rinunciato all’idea di acquistare un immobile da destinare all’accoglienza di stranieri e italiani, il cui bando scadrà fra una settimana.

Per cercare di arginare la situazione, da lunedì prossimo l’autovelox tornerà sull’E45 a fotografare gli automobilisti che superano la velocità di 90 chilometri orari. Ma ormai la pacchia è finita: dovendo rispettare le regole che impongono piena visibilità della pattuglia e dell’attrezzatura, oltre alla segnalazione con cartelli ben visibili della postazione di controllo, in modo da evitare il rischio di brusche frenate da parte degli automobilisti che si avvedono del controllo all’ultimo istante, le contravvenzioni rilevate ogni giorno non sono più di 4 o 5 invece delle decine di qualche anno fa, quando l’autovelox veniva sistenato in posizioni poco visibili.

Tra i 'nemici giurati’ del Comune di Roncofreddo c’è Luca Ricci, responsabile per la Romagna dell’Automobile Club Padania, che dal 2003 combatte una battaglia affinché i controlli vengano eseguiti rispettando tutte le regole. La sua attività l’ha portato spesso a fare denunce e segnalazioni di irregolarità, ma anche subire a sua volta le denunce dei tutori dell’ordine. L’ultima è arrivata proprio da Roncofreddo, dove nel 2008 aveva preso le difese di un automobilista di Foligno che aveva ricevuto una contravvenzione per eccesso di velocità. Tra le due vigilesse della polizia municipale di Roncofreddo che avevano effettuato il servizio, l’automobilista e Luca Ricci c’era stato uno scambio di querele e nei giorni scorsi Ricci ha ricevuto l’avviso di apertura di un procedimento penale per il reato di calunnia, aperto nei suoi confronti dalla Procura della Repubblica di Forlì sulla base di un rapporto dei carabinieri di Roncofreddo.

Ma Luca Ricci non si spaventa, anzi: ha organizzato un brindisi col suo difensore, l’avvocato Massimiliano Nicolai di Cervia, per ‘festeggiare’ il trentesimo avviso di garanzia (quello che riguarda Roncofreddo, appunto) in otto anni, senza che sia mai arrivata alcuna condanna.