Cesenatico (Forlì Cesena), 2 maggio 2012 - Slittano a questo fine settimana o all'inizio della prossima, le operazioni di recupero della bomba rinvenuta a circa 15 chilometri dalla costa di Cesenatico nord, che si trova sotto una condotta dell'Eni, che dalla piattaforma "Cervia A" dove si estrae gas, porta a terra sino al Rubicone.

Soltanto domani arriveranno gli operai dell'Eni per preparare il terreno alla squadra specializzata della Marina Militare, che poi si dovrà organizzare. Il residuato bellico ha una lunghezza di circa un metro ed un diametro di una ventina di centimetri. La bomba fu scoperta due settimane fa da alcuni operai dell'Eni, che stavano posizionando una condotta di piccole dimensioni a lato della condotta principale. I lavori sono stati interrotti, ma i primi tentativi di ricognizione e recupero, imposti dalla prefettura di Forlì, sono andati a vuoto a causa della scarsa visibilità.

Così l'autorità marittima ha deciso di far intervenire prima una squadra di subacquei dell'Eni per posizionare due gavitelli e segnalare l'area dove è presente l'ordigno. Questo dovrebbe appunto avvenire domani, e successivamente entreranno in azione i sommozzatori dello Sdai di Ancona, per capire precisamente di quale ordigno si tratta e quindi attivare le procedure per farlo brillare in un tratto di mare sicuro, ovviamente distante dalla piattaforma.