Cesenatico (Forlì-Cesena), 21 settembre 2012 - La chiesa di San Giacomo affacciata sul porto canale, è troppo piccola per contenere tutti i parenti, gli amici, i colleghi e le persone che vogliono bene a Luca Santarelli, il 30enne di Cesenatico che ha perso la vita due settimane fa sui monti Sibillini, al confine tra le Marche e l’Umbria. All’interno ci son almeno trecento persone, fuori ne sono rimaste oltre cento. Tutti sono vicini, in un silenzio tanto commosso quanto rispettoso, interrotto soltanto dai singhiozzi dei pianti. Sulla bara di Luca ci sono i pensieri di alcune persone care e la maglia della divisa della squadra di pallanuoto di Cesenatico che lui allenava. I suoi allievi sono nei primi banchi, anche loro con la maglietta, assieme agli altri istruttori della Piscina Comunale. Di fronte alla bara mamma Vania e papa’ Adriano sono confortati dai parenti più stretti.