Cesenatico, 23 gennaio 2013 - A CESENATICO faceva prostituire anche la figlia, una delle donne indagate nell’operazione ‘Damaris’ che ha portato allo smantellamento di un traffico dedito al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione in riviera. E’ quanto emerge dalle indagini della Squadra mobile di Forlì, che la scorsa settimana ha sgominato un’organizzazione criminale attiva sulla costa.

In uno dei sei appartamenti posti sotto sequestro dall’autorità giudiziaria, situato a Villamarina e di proprietà dell’immobiliarista Roberto Farfani, viveva infatti una donna di 52 anni originaria di Santo Domingo, la quale aveva stipulato un regolare contratto di affitto e aveva ospitato delle prostitute più giovani. Fra queste, stando ai documenti in possesso degli investigatori, c’era la figlia poco più che ventenne. Un particolare che dimostra in termini inequivocabili lo squallore e allo stesso tempo la gravità del traffico che era stato organizzato in Romagna. Sempre dai documenti sequestrati, emergerebbe che la prostituta 52enne di fatto stava affiancando le due principali indagate, accusate di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, la dominicana Carmen Ligia Rolfott Rijo e la colombiana Leydi Santiesteban Delgado, le quali risultano ancora irreperibili. In sostanza una delle affiliate sarebbe stata sul procinto di scalare la piramide. Ne sarebbero una comprova la quantità consistente di documenti sequestrati, tra i quali i contratti di affitto con Farfani e le ricevute di dichiarazione di ospitalità delle giovani donne. Oltre al contratto di affitto, i poliziotti stanno spulciando i movimenti di denaro della donna all’estero.

La 52enne indagata, giovedì scorso era stata trovata dalla polizia nell’alloggio di Villamarina. Contestualmente le indagini si stanno concentrando su Roberto Farfani, l’immobiliarista di 82 anni proprietario di alcune case dove si prostituivano le ragazze, sulla colombiana Santiesteban Delgado, la quale sarebbe ancora in zona pur non essendo stata ritrovata nell’appartamento, e del pensionato di 66 anni residente a Cesena, molto noto per aver lavorato come casellante. Quest’ultimo, rientrato ieri da Tenerife, è accusato di essere un reclutatore.
 

di Giacomo Mascellani