Cesena, 3 settembre 2013 - QUALCOSA come circa 750 euro, un mezzo stipendio normale. Ammonta a questa cifra la spesa per i libri di testo (obbligatori più quelli consigliati) nella classe tradizionalmente più cara in assoluto tra le scuole cittadine: la prima liceo classico (ex quarta ginnasio) dove un peso rilevante per l’impennata dei costi l’hanno i vocabolari delle varie lingue, fra cui economicamente troneggia quello di Greco: il Montanari ha un prezzo di listino di 105 euro. In tutto si tratta di una ventina di libri.

CON L’APERTURA di settembre, le famiglie con i figli alle scuole medie inferiori e alle superiori debbono fare i conti — letteralmente — con un’incombenza annuale fissa, l’acquisto dei libri scolastici. Nel corso degli anni sono cresciute quelle che cercano i testi usati, ma a Cesena, già da qualche anno, i mercatini scolastici dei libri usati, organizzati da associazioni giovanili, hanno chiuso i battenti per problemi organizzativi liberando il campo a un negozio specializzato in questa redditizia attività: Pinocchio, a Ponte Abbadesse, dove già da luglio si registrano file per la compravendita dei libri usati. La formula è quella classica: acquisto da parte del negozio a un prezzo generalmente di un quarto di quello di copertina (o comunque a discrezione dell’esercente) e successiva rivendita a metà prezzo.

Nelle librerie tradizionali il mercato dei testi scolastici ha ridotto da tempo la sua quota percentule nel fatturato, anche in quelle che storicamente svolgono il servizio come la Bettini di via Vescovado. La concorrenza, d’altra parte, è sempre più spietata ed è costituita anche dall’acquisto dei testi scolastici on line che sta crescendo in maniera sensibile. Inoltre iper e anche supermercati possono venderli a un prezzo scontato del 15%. «A noi librai, di fronte alla crescente concorrenza anche degli acquisti su Internet, non resta che puntare sul servizio e sul rapporto fiduciario con i clienti — dice Leo Errani della libreria Bettini, responsabile del reparto testi scolastici —. Alle medie inferiori non si registrano quasi mai nuove adozioni, che sono ridotte rispetto al passato anche alle superiori. Noi in ogni caso registriamo le abituali richieste di prenotazioni, anche se il grosso prende corpo in questi primi giorni di settembre. Già da alcuni anni — prosegue Errani — per venire incontro ai clienti in questa fase di crisi economica, pratichiamo lo sconto del 10% sui testi scolastici e saldi maggiorati sulla cartoleria. La clientela guarda al portafoglio, ma sui libri scolastici cerca anche buoni servizi e soprattutto chiede che non ci siano ritardi nella consegna». Un problema, quello dei ritardi, che a volte si verifica con gli allievi privi di alcuni testi a lezioni già avviate, per problemi legati in certi casi alla distribuzione e anche perché ci sono case editrici che fanno stampare i libri in altri Paesi per abbattere i costi, e perciò i trasporti sono più lunghi.

MEDIAMENTE, casi particolari a parte come la prima liceo classico, il costo medio dei libri per classe si aggira sui 300-350 euro (acquisti nuovi) e per molti nuclei familiari è una spesa che crea problemi. Gli istituti bancari già da tempo offrono linee vantaggiose ai correntisti, come ad esempio la Cassa di Risparmio di Cesena che consente a chi paga i libri col Bancomat di posticipare la valuta (cioé il prelievo dal conto) a gennaio.

a. a.