Gatteo (Cesena), 7 gennaio 2014 - LA CARTELLA della Tares da pagare anche a nome di un defunto. E’ accaduto a Gatteo a Daniele Drudi che si è visto recapitare dopo Natale con scadenza 31 dicembre (il sindaco Gianluca Vincenzi l’ha poi prorogata al 31 gennaio) una cartella di pagamento a nome del babbo Francesco deceduto il 25 gennaio scorso. La cartella ha un importo di 17 euro e 6 centesimi e riguarda il periodo dal 1 gennaio al 25 gennaio 2013, giorno del decesso dell’uomo. «Nulla da eccepire sul periodo se non il fatto che è imbarazzante vedersi arrivare a casa una cartella da pagare intestata al babbo morto un anno fa – afferma il figlio Daniele Drudi –. Ha cessato di vivere all’ospedale di Cesena il 25 gennaio 2013 e subito dopo ho effettuato tutte le comunicazioni per i cambi di intestazione delle bollette, compresa quella dell’ex Tarsu che riguarda i rifiuti. E’ chiaro che quei 25 giorni vanno pagati e l’ho già fatto il 30 dicembre scorso».

Daniele Drudi sottolinea il fatto che non è bello vedersi arrivare a casa bollette a nome di un genitore che non c’è più quando tutti i cambi di intestazione delle varie utenze sono stati registrati in tempo regolare e aggiunge: «Considerato che tutte le altre bollette che prima arrivavano a nome di mio babbo Francesco ora sono intestate a me, non capisco perché questa debba essere stata spedita a ua persona scomparsa. Sono sicuro che daranno la colpa ai computer, che nei registri fino al 25 gennaio 2013 compariva il nome di mio babbo e che tutto è regolare e fatto in buona fede. Vorrei lanciare un appello a chi manda queste bollette a casa: la computerizzazione va bene, se seguita dalla mano dell’uomo e dalla sensibilità delle persone che noi paghiamo per fare il loro lavoro. Non ho intenzione di pagare altre bollette intestate a un defunto quando da un anno ho cancellato il suo nome e messo ovunque il mio».

e.p.