Cesena, 11 gennaio 2014 - Coltivare il proprio orticello, non inteso come ‘farsi i fatti propri’, non solo è possibile ma è più semplice di ciò che si pensi e, soprattutto, c’è chi a Cesena supporta questa iniziativa. L’associazione ‘Soffiditerra’, che non si limita a portare avanti questa attività, propone per domani una giornata dedicata al libero scambio di semi e al recupero della biodiversità agricola. Si tratta di una no-stop, dalle 9.30 fino a sera, che si terrà al Castello di Sorrivoli. Oltre ai laboratori a tema per bambini sono previsti quattro incontri. I lavori si concluderanno con una tavola rotonda sul tema ‘Cosa possiamo fare noi seed savers?’ (letteralmente ‘salvatori di semi’). Sarà poi possibile pranzare sul posto grazie a un buffet naturale e biodiverso (a pagamento). Alle 15.30 via libera allo scambio dei semi (ortaggi, erbe aromatiche e officinali, talee, bulbi, etc.) o alla donazione degli stessi rivolta a chi volesse iniziare a coltivare da sé frutta e ortaggi genuini. La partecipazione è gratuita.

Silvia Magnani, tesoriere e per l’occasione portavoce dell’associazione, qual è il vostro progetto?
«Assieme a ‘Il vascello vegano’ abbiamo organizzato questa giornata perché crediamo che riprodursi le proprie sementi sia un’importante lotta per la conservazione di tante varietà a rischio di estinzione e per il recupero della biodiversità non solo agricola ma anche culturale e di sapori perduti».
L’autoproduzione vista anche come fonte di risparmio?
«Sì perché la produzione del seme sta diventando sempre più centralizzata e molte aziende producono semi ibridi meno fecondi. L’idea è quella di rilanciare le vecchie varietà non ibridate e far sì che il contadino possa essere autosufficiente producendo da sé i semi – ricavandoli dalla frutta e dalla verdura - ed evitando così di doverli comprare ogni anno».
Spiegherete anche come produrre semi a chi di agricoltura capisce ben poco?
«Certo, daremo consigli e insegneremo a conservare i semi. Non è affatto difficile».
Soffiditerra si occupa anche di Waldkindergarten, la formula di ‘asilo nel bosco’ che va forte nel nord Europa. Cosa fate esattamente?
«Il nostro progetto si chiama ‘Crescere in natura’ ed è un percorso educativo annuale nel bosco per bambini dai 4 agli 8 anni. Offre ai bambini l’opportunità di sperimentare un rapporto profondo con la natura. Un’attività che svolge un’influenza positiva su numerosi aspetti della vita e della crescita del bambino. Al momento si svolge ogni sabato mattina nel bosco di casa Venezia a Meldola ma stiamo per portarlo anche a Cesena».
Come nasce l’associazione?
«Siamo 7 soci fondatori provenienti da tutta la regione. Io sono di Cesena. Alcuni di noi collaboravano con l’Ecoistituto di Cesena e dopo la morte del suo fondatore, Gianfranco Zavalloni, abbiamo sentito la necessità di creare qualcosa di nostro. Ognuno di noi si è specializzato in settori diversi dopo aver effettuato studi specifici».

di Cecilia Gaetani