Cesena, 20 marzo 2014 - OSSA umane (o presunte tali) sono state rinvenute ieri in un pozzo nella zona della discarica di Ginestreto, nel territorio di Sogliano al Rubicone. Il ritrovamento è stato fatto nell’ambito di un’indagine su un traffico di sostanze stupefacenti condotta dai carabinieri e sul luogo sono intervenuti anche i vigili del fuoco. I resti umani sono infatti affiorati a dieci metri di profondità, su un fondo di acqua e melma, e per le difficili condizioni di lavoro nell’oscurità, ieri sera le operazioni di ricerca sono state interrotte e riprenderanno questa mattina.

IERI intanto le prime ossa riemerse dalla melma, posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Forlì, sono state esaminate e, secondo quanto trapelato da fonti investigative, potrebbe trattarsi effettivamente di ossa umane, appartenenti a un giovane di sesso maschile, di età attorno ai vent’anni, risalenti probabilmente a venti o trent’anni fa.

SI TRATTEREBBE dunque di un decesso o di una scomparsa risalente a molti anni fa. La memoria in questo caso è corsa alla sparizione di un giovane della zona nel 1987, ma su questa circostanza non c’è alcuna conferma. Anzi, già oggi le ossa dovrebbero essere affidati agli investigatori scientifici del Ris dei carabinieri. Gli specialisti dovranno accertare prima di tutto se effettivamente le ossa appartengono a un uomo. In subordine gli investigatori cercheranno di dare un’identità alla vittima. Ulteriori chiarimenti sulla situazione, per ora alquanto nebulosa, potrebbero venire comunque già oggi dalla ripresa delle ricerche in fondo al pozzo nelle campagne di Ginestreto.