Cesena, 16 aprile 2014 - Si srotola il pacchettino e via, il gioco è servito. Polvere macabra. Si aspettano 10 o 15 minuti poi l’eroina fa il suo gioco. Sul tavolo, il croupier della droga vince sempre, entra in circolo e le paure della vita si dissolvono come neve al sole. Assieme ai neuroni, assieme alla salute, assieme alla vita vera. Il commissariato di polizia di Cesena non ha dubbi: la droga è presente, eccome. Ed è tornata l’eroina.

Il vintage della droga, ossia l’eroina, può alzare la mani e dire presente. A centinaia, i pacchettini si aprono come fiori a primavera regalando l’effimero insaporito di morte. Il report parla chiaro: è tornata. Solo che sono sempre più rari i mucchiettini di siringhe usate abbandonati ai piedi un alberello in un parco. Come è sempre più difficile immaginare quartieri ex industriali lasciati al bianco e nero degli anni Settanta.

Stando alla polizia, l’eroina oggi la si sniffa e la si fuma. Soprattutto la si fuma. Una piaga che si sta diffondendo tra i più giovani. L’effetto? Rilassa, isola e la si consuma appartati. In casa oppure in garage. Dalle indagine della polizia risulta che il variegato mondo delle pasticche, invece, si accenda con la luce dei fine settimana, prevalentemente in alcune discoteche della Riviera.

Negli ultimi anni, fa sapere la squadra mobile della polizia, sono stati pari a zero i sequestri di droghe sintetiche mentre, grazie alla proficua collaborazione con le direzioni degli istituti scolastici, si è accertata una presenza in crescendo anche negli ambienti della scuola — in particolare gli istituti superiori — di consumatori delle cosiddette droghe leggere: hashish e marijuana. Per questo sono sempre più frequenti i controlli anche con l’ausilio di cani antidroga. Eroina, quindi ma anche cocaina. Droga, si sa, dagli effetti eccitanti, rassicuranti e straordinariamente trasversali: tra i generi, le generazioni e i ceti culturali. Alcuni ragazzi la acquistano in comitiva. Mini-cooperativa dello sballo: un po’ per tutti, e la serata prende il volo.

Tra i consumatori di cocaina emergono dalle indagini anche alcune categorie di operatori della strada. Dopo alcuni controlli svolti sono stati scoperti camionisti sotto l’effetto della polvere bianca.
La motivazione? L’aiutino per ricaricare le batterie dopo tante ore di duro lavoro. I rivoli della droga scorrono, allora, tra le le narici e le vene del corpo sociale. La guardia deve rimanere alta.

Mattia Sansavini