Cesena, 17 aprile 2014 – Un vizio di forma ha fatto slittare la sentenza tanto attesa: la Corte di Giustizia Federale ha infatti rinviato al 24 aprile l’appello del Cesena in merito al ricorso contro il punto di penalizzazione e l’inibizione di un mese del presidente Giorgio Lugaresi. C'è la possibilità che il caso torni ad essere discusso in primo grado.

Tutto ruota attorno alla richiesta della Procura Federale di due mesi d’inibizione (poi ridotti ad uno dalla Commissione Disciplinare) allo stesso numero uno bianconero che però lo scorso 16 dicembre, il giorno del ritardo di 12 ore nel versamento degli stipendi di settembre ed ottobre, si trovava in Crimea e non era quindi direttamente responsabile del ritardo e non aveva potere di firma.

"Posso certificare tutto senza problemi, ho timbri e i visti dell’Ucraina" ha dichiarato lo stesso Lugaresi. Già lo scorso 3 aprile, giorno del giudizio in primo grado, la difesa del Cesena aveva chiesto lo stralcio della posizione di Lugaresi per rimandare gli atti alla Procura per poi richiedere un nuovo deferimento a carico del dg Gabriele Valentini delegato alla firma dei pagamenti.

Ma la Commissione Disciplinare appellandosi al ‘principio di immedesimazione organica’ aveva squalificato il presidente. Ora la decisione della Corte Federale, che non appena esaminate le carte, ha deciso di rinviare la questione a giovedì prossimo e nel caso la stessa Corte Federale dovesse accogliere l’eccezione preliminare presentata dal Cesena, a quel punto gli atti tornerebbero in Procura Federale per un nuovo deferimento, a carico di Valentini, e tutta la questione sarebbe ridiscussa in primo grado.