Cesena, rette più basse per asilo nido e scuola d’infanzia

Riguarderà oltre 750 famiglie dal prossimo anno scolastico

Un asilo nido (foto repertorio)

Un asilo nido (foto repertorio)

Cesena, 16 gennaio 2018 - Dal prossimo anno scolastico oltre 750 famiglie di Cesena pagheranno rette più basse per l’asilo nido e per la scuola d’infanzia. E’ una delle novità introdotte dalla delibera su criteri, fasce Isee e tariffe per i servizi educativi approvata questa mattina dalla Giunta comunale.

“Abbiamo sostanzialmente confermato – sottolineano il sindaco Paolo Lucchi e l’assessore ai servizi per le persone Simona Benedetti - l’impianto di base adottato già da diversi anni e imperniato sulla presentazione dell’isee, che costituisce lo strumento più efficace a disposizione per garantire l’equità: grazie al sistema articolato che abbiamo messo a punto in questi anni, infatti, si riescono a definire rette personalizzate, il più possibile aderenti alle reali condizioni economiche delle famiglie, con l’obiettivo di garantire a tutti i bambini l’accesso a servizi educativi di qualità. Un impegno diventato ancora più pressante alla luce degli effetti della crisi economica che, nonostante i timidi segnali di ripresa registrati nel 2017, continuano a gravare su molte famiglie cesenati. Per questo, durante il percorso di definizione del bilancio 2018, abbiamo condiviso in pieno le sollecitazioni arrivate sia da Mdp (che aveva condiviso questo percorso con Possibile e Sinistra Italiana) nell’ambito del dialogo interno alla maggioranza, sia dal confronto con i sindacati CGIL, CISL e UIL, per mettere in atto ulteriori misure in grado di offrire sostegno alle famiglie in maggiore difficoltà e assicurare, in questo modo, a tutti i bambini cesenati le stesse opportunità di crescita e, in definitiva, il pieno diritto di cittadinanza”.

In questo quadro, per l’anno scolastico 2018/2019 è stato deciso di ritoccare le tariffe per le soglie isee più basse (da 0 a 14mila euro), riducendole ulteriormente dopo il taglio del 10% già applicato su tutte le rette all’inizio del 2016, e contestualmente aumentare l’importo a carico delle famiglie con le fasce Isee più alte (oltre i 40mila euro) o di quelle che scelgono di non presentare la dichiarazione Isee.

Nel dettaglio, per fare alcuni esempi, per gli asili nido la situazione sarà la seguente: le famiglie con Isee fino a 5mila euro, la cui retta finora poteva oscillare fra i 55 e gli 83 euro mensili, dal prossimo anno pagheranno tutte 50 euro; da 5mila a 7mila (rette attuali da 75 a 100 euro) pagheranno fra i 51 e gli 89 euro; da 7mila a 10mila euro (rette attuali fra i 113 e i 149 euro) pagheranno fra i 92 e i 136 euro; le rette ricomprese da 10mila a 12mila euro (rette attuali fra 150 e 180 euro) scenderanno fra i 141 e i 165 euro; le famiglie con isee fra i 12mila e i 14mila euro (rette attuali fra i 181 e i 207 euro) andranno a pagare fra i 166 e i 190 euro. Secondo le proiezioni, saranno 141 i nuclei famigliari che vedranno diminuire la retta, con un taglio di almeno 8 punti percentuali, ma che in alcuni casi arriverà oltre il 30%.

All’altro capo della tabella, se finora la fascia Isee massima era quella oltre i 40mila euro, con una retta mensile di 439 euro, dal prossimo anno scolastico si procederà a una nuova modulazione, prevedendo due situazioni: una fra i 40mila e i 60mila euro con una retta di 465 euro, l’altra per chi supera i 60mila euro di Isee (o sceglie di non presentare la dichiarazione) con una retta da 495 euro. Al momento sono 52 gli utenti che ricadono nella fascia Isee più alta, mentre non ci sono dati disponibili per prevedere quanti saranno il prossimo anno, con l’asticella portata oltre i 60mila euro. Analogo lo schema applicato per la rimodulazione delle rette nelle scuole per l’infanzia comunali e statali. Anche qui le famiglie con Isee fino a 14mila euro vedranno diminuire gli importi a loro carico: la retta minima scenderà da 65 a 50 euro, per glinimporti isee successivi le rette andranno dai 55 ai 75 euro, con un risparmio medio di circa 10 euro. Complessivamente nelle scuole per l’infanzia cesenati saranno 622 i nuclei familiari che che beneficeranno di questo provvedimento, di cui 253 nelle scuole comunali e 369 nelle scuole statali.

Allo stesso modo, la fascia Isee più alta (oltre i 50mila euro, con una retta di 225 euro) viene sdoppiata: il primo ambito comprende le dichiarazioni Isee fra i 50mila e 60mila euro e vede la retta passare a 240 euro (220 euro per i fratellini che frequentano la stessa scuola), il secondo per le dichiarazioni Isee oltre i 60mila euro prevede la retta massima fissata a 255 euro.

Mantenuto, con la stessa delibera, il meccanismo di contribuzione alle famiglie con bambini che frequentano la scuola primaria e secondaria di I grado per il pagamento della refezione scolastica, trasporto pubblico, servizi di pre e post – scuola. Anche in questo caso, l’assegnazione dei contributi è definita sulla base dell’Isee: per gli importi più bassi, sotto i 5500 euro, il contributo ammonta al 100% della spesa; fra i 5500 e i 7000 euro la percentuale assegnata è pari al 50%; per le isee successive, fino a 8500 euro, è del 35%; per ultimo, chi è ricomprese fino a 10mila euro, avrà un contributo del 25%; oltre i 10mila euro non sono previsti contributi.

Ma quest’anno, per la prima volta, anche i contributi erogati alle associazioni che promuovono e organizzano il pre e post scuola saranno calcolati, oltre che sulla base della durata oraria del servizio, anche sulla base dell’Isee presentato dalle famiglie dei bambini iscritti. Ad ogni utente con Isee fino a 10mila euro, sarà assegnato il contributo massimo (che può andare dai 6,50 ai 19,50 euro mensili, a seconda se il servizio si conclude nel primo o nel tardo pomeriggio); la percentuale di contribuzione si riduce man mano che si passa agli importi Isee successivi; oltre i 20mila euro non è prevista alcuna contribuzione. L’atto approvato stamattina, infine, ha confermato anche le modalità di assegnazione dei contributi per sostenere la partecipazione ai centri estivi dei minori in situazione di disagio socio-economico e i criteri selettivi per l’erogazione dei contributi a enti, associazioni e cooperative sociali che organizzano attività estive.