Il sindaco di Bagno contro i furti chiede la collaborazione dei cittadini

Prova a rilanciare ‘Controllo di vicinato’: «L’anno scorso non attecchì ora noto maggiore interesse. I cittadini dovranno monitorare le zone dove abitano e segnalare fatti e sospetti alle forze dell’ordine. Non si tratta di ronde»

Sono numerosi i furti registrati di recente, il sindaco Marco Baccini chiede l’aiuto di tutti

Sono numerosi i furti registrati di recente, il sindaco Marco Baccini chiede l’aiuto di tutti

Bagno di Romagna 1 dicembre 2016 – Anche in Alto Savio tengono banco i furti in abitazioni, negli ultimi tempi se ne sono verificati diversi. Il sindaco di Bagno Marco Baccini vara così di nuovo (l’anno scorso non attecchì) l’iniziativa ‘Controllo di vicinato’ che verrà presentata in Municipio il 19 dicembre alle 20,30. E’ lo stesso primo cittadino che spiega: «Un fenomeno così dilagante e diffuso non può essere debellato o anche solo limitato se non con l’impegno della popolazione che, vivendo la quotidianità dei luoghi e delle circostanze, può sicuramente offrire un sostegno attivo all’attività di prevenzione e monitoraggio in stretta collaborazione con le amministrazioni e le forze dell’ordine. Il moltiplicarsi dei furti ci ha fatto pervenire l’interesse e la volontà di molti cittadini ad impegnarsi in maniera attiva nel sostegno al controllo degli spazi pubblici. Un’attività che non richiede sforzi particolari, ma solamente un’attenzione maggiore a ciò che avviene intorno a noi con l’impegno di segnalarlo tempestivamente. Ciò che può effettivamente alzare il livello di sicurezza diffusa sul nostro territorio è la creazione di veri e propri gruppi di cittadini, prendendo come base di partenza determinate aree urbane, che effettuano un monitoraggio informale delle aree in cui abitano per condividere informazioni su attività sospette con la polizia. E’ in questa direzione che riproponiamo l’iniziativa di ‘Controllo di vicinato’, che avevamo cercato di lanciare ad ottobre 2015 senza però ricevere l’interesse della cittadinanza, ma che riteniamo sia giunto il momento di riprovarci. Non si tratta di ronde ma della partecipazione dei cittadini ad un’attività di monitoraggio del territorio con qualificate segnalazioni alle forze dell’ordine».