Il cavallo in centro? Era di un addestratore. "E non eravamo ubriachi"

Jonathan Amadori racconta l’episodio: "Rispettate tutte le leggi: facevamo promozione per un locale"

Jonathan Amadori e il suo cavallo

Jonathan Amadori e il suo cavallo

Cesena, 13 novembre 2017 - «Nessuno era ubriaco e il cavallo era pienamente in regola». Quella che sembrava una bravata in centro al sabato sera, in realtà è stato una semplice attività di promozione. A chiarire il bizzarro episodio del cavallo in centro, fotografato dai residenti, è l’allevatore Jonathan Amadori, 27 anni di Fratta Terme, proprietario di quel cavallo.

«Una amica ha inaugurato un locale in zona barriera che si trova un po’ nascosto – racconta – e quindi le ho proposto di portare uno dei miei cavalli lì per attirare un po’ di gente».

Una pratica che, effettivamente, norme del codice della strada alla mano non ha violato alcuna regola. Un animale, infatti, può entrare in zona Ztl, che stabilisce limitazioni solo per i veicoli. Le uniche zone interdette agli animali sono segnalati con un simbolo di divieto d’accesso proprio con la sagoma di un cavallo.

«Non eravamo assolutamente ubriachi e avevo anche portato la paletta per pulire – continua Amadori –. Si tratta di un trotter arabo che usiamo anche nella scuola di equitazione. E’ buonissimo e non è stato montato da nessuno, se non da me, proprio per evitare problemi all’animale».

Nessuna bravata di ragazzi ubriachi quindi, ma un semplice aiuto ad un’amica per lanciare il suo locale. «E le dirò di più: per promuovere la nostra scuola penso che verremo con due cavalli in centro prossimamente». Insomma, facciamoci l’abitudine.