E45, più buche dopo la neve e il maltempo

Lo stato delle strade dell’Appennino è peggiorato nelle ultime settimane. Ecco i punti più critici

Tante buche sul tratto della E45 nei pressi di Saiaccio-Vessa di Bagno

Tante buche sul tratto della E45 nei pressi di Saiaccio-Vessa di Bagno

Cesena, 14 febbraio 2017 - Dopo le nevicate e le piogge dei giorni scorsi si presentano ancora più malconce le carreggiate delle strade dell’Appennino cesenate. Tra esse anche le varie provinciali dell’Alto Savio, che erano già messe male, e che ora a seguito del recente maltempo presentano ancora più buche e avvallamenti e vari tratti fortemente dissestati. Per citarne solo qualcuna, quella dei Mandrioli, la provinciale Bagno di Romagna-Canili di Verghereto, la Balze-Monte Fumaiolo-Alfero, quella di Capanne.

Buche e avvallamenti si rilevano non solo nelle strade comunali e provinciali, ma anche nella E45, lungo la quale avrà contribuito al peggioramento del piano viabile la pioggia e la neve caduta sulle carreggiate della «superstrada» e anche l’andirivieni per più giorni dei mezzi spazzaneve e spargisale. Specie in questi ultimi giorni nella «superstrada» si sono formate numerose buche, oltre a più punti col tappeto stradale dissestato.

Buche e avvallamenti ci sono anche lungo le gallerie, scarsamente visibili mentre si stanno percorrendo i tunnel, ma che si avvertono dall’inaspettato sobbalzare delle ruote del veicolo. La carreggiata della E45 è particolarmente dissestata, ancora un’altra volta, in più punti del tratto ponte Vessa-Saiaccio (specie nella carreggiata Sud), in territorio di Bagno. Un tratto di alcune centinaia di metri, che dalla sua apertura al traffico è già stato sottoposto a manutenzione varie volte. Nella tratta cesenate E45, sono messe male anche varie rampe, in entrata e in uscita, di alcuni svincoli (tra cui Sarsina, Quarto, San Piero in Bagno).

Anche in questi ultimi giorni la ditta incaricata del servizio di pronta manutenzione in E45 sta provvedendo alla chiusura delle buche, ma di giorno si chiudono le buche, che poi di notte, a seguito del gran traffico, non di rado si riaprono. Lungo le carreggiate dei viadotti della tratta appenninica vi sono vari giunti sconnessi, (mediamente uno ogni 30/40 metri) che avrebbero pertanto necessità di una adeguata manutenzione e diversi fors’anche del loro rifacimento. Vari «giunti» malandati si trovano ormai da tempo anche nel viadotto Orfio (lungo circa 3 chilometri), nei pressi di San Piero Nord.