Si è aperto il processo a Campedelli. Ma lui non si è fatto vedere in aula

L’ex presidente del Cesena imputato per false fatturazioni

Igor Capedelli, presidente bianconero dal 2007 al 2013

Igor Capedelli, presidente bianconero dal 2007 al 2013

Cesena, 8 luglio 2015 -  Sarà lungo il processo che vede imputati l’ex presidente del Cesena Calcio Igor Campedelli, 41 anni, che ormai vive soprattutto tra Portogallo e alcuni paesi africani, difeso dall’avvocato Fabio Belloni di Milano; Maurizio Marin, 48 anni, presidente della società a responsabilità limitata Cesena 1940 che formalmente controllava l’Ac Cesena società per azioni, difeso dall’avvocato Luca Ferrini di Cesena, e Potito Trovato, 44 anni, imprenditore turistico della riviera romagnola, difeso dall’avvocato Antonio Baldacci di Cesena. Ieri alle 13 il processo è cominciato in tribunale a Forlì davanti al giudice monocratico Roberta Dioguardi che ha ammesso l’esame di 28 testimoni (18 indicati dal pubblico ministero e 10 dagli avvocati difensori) e poi ha rinviato l’udienza al 18 marzo 2016.

All'udienza di ieri gli imputati non erano presenti, mentre ha partecipato come parte civile l’Ac Cesena, rappresentato dallo studio legale Grassani di Bologna. Non si è fatto vivo, invece, il Comune di Cesena che pure dovrebbe essere stato danneggiato dal giro di fatture gonfiate o emesse per operazioni inesistenti contestate agli imputati. Infatti i lavori di manutenzione allo stadio, di proprietà comunale, sono previsti nella convenzione per la gestione dell’impianto sportivo da parte dell’Ac Cesena.

Il processo è imperniato su una girandola di fatture per un importo totale di circa cinque milioni di euro che, secondo l’accusa, sarebbero state emesse un diversi periodi tra il 2007 e il 2013 al solo scopo di frodare il fisco evadendo le imposte sul reddito e sul valore aggiunto. Le indagini furono compiute dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Cesena coordinati dal sostituto commissario Gianfranco Cococcia, deceduto un anno fa.

Le accuse nei confronti dei tre imputati sono relative a numerose operazioni effettuate (soprattutto per la manutenzione dello stadio e l’affitto di alcuni appartamenti) negli anni della presidenza Campedelli e ruotano intorno a due società a responsabilità limitata che farebbero capo a Potito Trovato: Villa Titus e Villa Turi. Secondo la Procura le fatture non corrispondevano a servizi regolarmente effettuati, ma avevano il solo scopo di spostare denaro dalle casse del Cesena Calcio ad altre società, o comunque di far figurare costi che non erano stati sostenuti.