Montesi: "Strade provinciali a pezzi perché mancano i soldi"

Le recriminazioni dell’ex assessore provinciale

L’ex assessore provinciale Marino Montesi del Pd (Foto Ravaglia)

L’ex assessore provinciale Marino Montesi del Pd (Foto Ravaglia)

Cesena, 7 maggio 2015 - Montesi, da ex assessore provinciale ai lavori pubblici, due anni fa lei denunciava: non ci sono più soldi, lavori stradali tagliati. Niente manutenzioni, allargamenti di strade, messe in sicurezza, nuovi asfalti. Le cose sono peggiorate?

«Da quel che mi risulta purtroppo sì – risponde Marino Montesi (Pd), amministratore di lungo corso prima in Comune e poi in Provincia – stando a come le ho lasciate nel giugno scorso quando si è chiusa l’esperienza della Provincia ente di primo livello per essere ridimensionata in attesa della soppressione, conserva le medesime funzioni, ma senza soldi da spendere!».

Un ente senza dotazioni come fa ad occuparsi delle strade malandate?

«Vorrebbe farlo, ma non può occuparsene e siccome abbiamo dirigenti, funzionari e addetti seri e coscienziosi, soffrono terribilmente di questa contraddittoria situazione. D’altronde il nuovo ente non ha ancora un bilancio e quindi ha le ali tarpate».

Quanti soldi ha a disposizione per fare quel poco che riesce?

«Briciole. negli ultimi anni. Le strade provinciali ammontano a 1050 km. Si tenga conto che fare manutenzione su 100 km di manto costa in media quattro milioni di euro, ovviamente stilando delle liste di priorità. Ecco: quando c’ero io avevamo 350mila euro l’anno, non so neppure se sono diminuiti ancora. Morale: si finiva per intervenire sui casi disperati».

Il problema è apparso enorme nella sua evidenza quando l’ufficio strade della Province nei mesi scorsi ha incontrato le società cicloturistiche e ha fatto capire che tra frane, buche e avvallamenti le gare di primavera si svolgeranno in un contesto fin troppo insidioso.

«La situazione è questa. I cicloturisti se ne avvedono loro stessi, meglio siano cauti».

A volte si notano interventi tampone che tengono per troppo poco tempo.

«Non sarebbero interventi tampone: si coprono i buchi, non si risolvono i problemi, perché non si può spendere».

Attualmente la Provincia ha cantieri aperti nelle strade malandate?

«Oltre una decina, ma piccole cose – interviene in soccorso dell’ex assessore il dirigente provinciale del settore strade Leopoldo Raffoni –: nelle valli del Borello, del Rubicone e del Savio. Senza il bilancio che attendiamo a breve si può spendere mensilmente solo un dodicesimo di ciò che è stato speso l’anno precedente. In inverno abbiamo fatto rattoppi, è d’estate che bisogna procedere a interventi durevoli, ma senza dotazioni non è possibile».

Che spiragli ci sono per il futuro?

«Io feci una provocazione - riprende l’ex assessore Montesi – dicendo che potevano riprendersi indietro le strade e che le Province avrebbero pensato agli appalti. Mi presero per pazzo, poi è stato fatto un atto di giunta con la stessa proposta. Provocazione a parte, l’unico spiraglio che vedo è trovare i soldi per mettere a posto le strade a darli a chi deve farlo».