Cesenatico, un murales simboleggia la lotta contro le mafie

Lo hanno disegnato i ragazzi del liceo di scienze umane, l’iniziativa voluta da ‘Libera’

L'opera è stata esposta davanti al palazzo del turismo Primo Grassi

L'opera è stata esposta davanti al palazzo del turismo Primo Grassi

Cesena, 21 marzo 2017 - Gli studenti delle scuole superiori di Cesenatico hanno partecipato ad un interessante progetto sulle mafie presentato al palazzo del turismo Primo Grassi di Cesenatico per un evento organizzato assieme all’associazione ‘Libera’. La sala convegni è stata gremita dagli alunni del Liceo scientifico Enzo Ferrari e dell’Ite Giovanni Agnelli. Fra le varie iniziative è interessante quella degli studenti del biennio del liceo di Scienze umane i quali hanno realizzato un murales (su più pannelli, ora si trova nella scuola) lungo oltre dieci metri realizzato assieme agli insegnanti di arte con in testa le docenti Maria Grazia Cantoni e Sara Bellagamba.

L’opera è il frutto di un lavoro partito dall’insegnante di diritto Giulia Fiumana e dalla lettura del libro ‘Per questo mi chiamo Giovanni’ scritto da Luigi Garlando. Il murales si ispira ad un graffito urbano dove nelle varie scene Giovanni Falcone è visto come un supereroe poi la piovra con i suoi tentacoli che toccano le varie attività (droga, traffico di organi, armi, rifiuti tossici, prostituzione e appalti), le stragi, il denaro sporco e altro ancora. È una ispirazione tutta da guardare e da leggere, che si rifà ai murales realizzati sul muro della East Fide Gallery di Berlino. Significativo che sotto la piovra i liceali abbiano dipinto delle persone senza occhi e bocca per rappresentare l’omertà.

Ma sono presenti anche la bandiera italiana e i nomi degli studenti sparsi sul murales come a testimoniare ‘io sono contro le mafie’. Le insegnanti sono soddisfatte e il preside Giovanni Maria Ghidetti ha fatto parlare gli stessi liceali del lavoro: «Abbiamo compiuto uno studio e un percorso significativo - sostengono gli studenti-, frutto di un mese e mezzo di attività e di incontri con specialisti della materia. Nel murales rappresentiamo come vediamo la mafia e i protagonisti in positivo e in negativo». «Il nostro scopo - ha aggiunto il preside Giovanni Maria Ghidetti-, è coinvolgere gli studenti su un tema importante. E’ fondamentale conoscere e contrastare il sistema mafioso presente anche in Romagna». Proprio a Cesenatico nel 2001 venne confiscata l’ex colonia Prealpi dal Tribunale di Roma ad una società fittizia che custodiva alcuni beni della banda della Magliana. La colonia di Villamarina passò poi dallo Stato alla Regione quindi al comune di Cesenatico (in base alla legge sui beni confiscati alle mafie e alla criminalità organizzata) dietro il vincolo di destinarlo a finalità sociali di rilevo. E su questo progetto ancora da realizzare le tre insegnanti del liceo proseguiranno il progetto con gli studenti cesenaticensi, dando un ulteriore approfondimento ad un argomento sentito nel nostro territorio. Il progetto dell’ex Prealpi deve essere ancora realizzato e nel frattempo il terreno in estate è utilizzato come parcheggio dagli albergatori della zona.