Cesena, Olidata, c’è l’accordo con i creditori. Adesso punta a tornare in Borsa

Riparte l’azienda cesenate. Gli azionisti: "Operazione straordinaria"

Olidata, raggiunto l'accordo

Olidata, raggiunto l'accordo

Cesena, 16 febbraio 2018 - Olidata procede a passo spedito verso la ripresa dell’attività e la riammissione del titolo alla quotazione in Borsa. L’ostacolo più difficile è stato superato negli ultimi giorni del 2017 con la chiusura dell’accordo con tutti i creditori che ha azzerato i 40 milioni di debiti che avevano affossato l’azienda di Pievesestina di Cesena, fino a qualche anno fa principale produttore di computer in Italia, tanto da indurre il principale azionista Riccardo Tassi a metterla in liquidazione quasi due anni fa. Il titolo è sospeso alla Borsa di Milano dal 29 marzo 2016, quando la quotazione era ormai ridotta a 15 centesimi.

Da allora Riccardo Tassi, azionista di riferimento di Olidata attraverso la finanziaria Le Fonti Capital Partner, che aveva rilevato la quota di proprietà del colosso asiatico dell’informatica Acer, non ha mai smesso di lavorare per recuperare l’azienda che ha visto il numero dei dipendenti, che alla fine degli anni Novanta erano circa 200, ridursi fino all’attuale dozzina.

Nei giorni scorsi Riccardo Tassi ha invitato a Pievesestina, presso la sede dell’azienda, i professionisti che hanno collaborato con lui per riportare in attività Olidata. «Abbiamo portato avanti un’operazione straordinaria che in Italia nessuno aveva mai fatto in una società quotata, mettendo d’accordo 207 creditori. Per questo ringrazio tutti coloro che ci sono stati al fianco, ma soprattutto l’avvocato Francesco Gianni che ci ha assistito con lo studio Gop e continuerà a starci vicino, e all’azienda Camac che ha acquistato l’immobile nel quale ci troviamo e nel quale rimarremo».

La strada davanti a Olidata è ancora in salita: tra una decina di giorni sarà pronto il bilancio che sarà proposto all’assemblea degli azionisti nei primi giorni di marzo, poi partirà la richiesta di riammissione alla quotazione in Borsa, dopo la predisposizione di un piano industriale al quale sta lavorando Francesco De Leo. Questo consentirà ai circa 12.000 azionisti di tornare a valorizzare le loro azioni. Poi ci sarà un aumento di capitale per reperire le risorse necessarie ad affrontare nuovi settori di intervento legati allo sviluppo delle nuove tecnologie.

Olidata è una società per azioni fondata nel 1982 da Carlo Rossi (deceduto nel 2006) e Adolfo Savini. I primi successi sono legati a software gestionali, il più famoso dei quali è Picam. Poi ci fu l’avvio della produzione di personal computer, particolarmente apprezzati perché realizzati ‘su misura’ seguendo le indicazioni dei clienti, e lo sviluppo delle forniture per la pubblica amministrazione. Nel 2014 Acer cedette la sua quota del 30 per cento alla finanziaria forlivese Le Fonti Capital Partner che fa capo all’imprenditore Riccardo Tassi che cercò il rilancio cozzando contro una crisi finanziaria sempre più grave che appunto portò l’azienda alla liquidazione.