Cesena, 21 ottobre 2017 - La Corte d’Appello di Bologna ha confermato ieri la sentenza di primo grado per un cesenate di 57 anni condannato per violenza sessuale a 1 anno e 10 mesi di reclusione (pena sospesa) e a un risarcimento di 4.000 euro nei confronti della vittima. L’episodio di violenza è stato catalogato tra gli episodi lievi. Siamo nel marzo del 2009. I fatti si consumano all’interno di una carrozzeria cesenate dove il capofficina si sarebbe avvicinato a un dipendente, un cesenate di 33 anni intento a lavorare dentro un’autovettura, e gli avrebbe palpeggiato le natiche. Una toccatina fugace al sedere dell’attonito dipendente che ha finito per mettere in seri guai il datore di lavoro. Secondo la parte offesa, tutelata a processo dall’avvocato Alessandro Sintucci, il capofficina si sarebbe rivolto al ragazzo con un approccio inequivocabile anche in un’altra occasione: nel bagno della carrozzeria il datore di lavoro gli avrebbe chiesto se era «un ragazzo moderno», intendendo bisessuale...
Il 57enne, difeso al processo dagli avvocati Carlotta Mattei e Antonio Baldacci, ha sempre negato i fatti contestatigli ed è stato assolto dall’ulteriore accusa di maltrattamenti. Ma il processo non finisce qui. Le parti hanno già annunciato ricorso in cassazione per vedere riformata la sentenza.
a.s.