Scuole superiori, Pascal e Sacro Cuore conquistano il podio

Ecco il risultato dell'annuale classifica di Eduscopio.it, il portale della Fondazione Agnelli che ha vagliato oltre 4 mila scuole e analizzato i dati di quasi un milione di diplomati

La sede dell’Itt Pascal

La sede dell’Itt Pascal

Cesena, 17 novembre 2016 - Per i giovanissimi all’ultimo anno delle medie si avvicina un momento cruciale destinato a segnare il loro futuro: la scelta della scuola superiore. Un passo che va valutato attentamente, soppesando aspirazioni e attitudini, ascoltando consigli di docenti e genitori. E magari consultando l’annuale classifica di Eduscopio.it, il portale della Fondazione Agnelli che ha vagliato oltre 4 mila scuole e analizzato i dati di quasi un milione di diplomati, utilizzando due diversi criteri. Quello relativo agli sblocchi universitari - per licei e istituti tecnici - in cui si misura la capacità delle scuole di preparare i ragazzi agli studi universitari, analizzando il rendimento del primo anno accademico (voti agli esami e crediti). E quello degli sblocchi lavorativi - per istituti tecnici e professionali - in cui si prende in considerazione sia la percentuale di occupati (che hanno lavorato almeno 6 mesi a 2 anni dal diploma) che la coerenza fra studi fatti e lavoro svolto.

Tra le scuole di Cesena sono escluse dalla valutazione, per ora, il Liceo linguistico ‘Alpi’ che ha sfornato i primi maturi nel 2015 e il Liceo scientifico sportivo della Fondazione Almerici nato due anni fa. Secondo la pagella di Eduscopio.it si piazza in vetta il Liceo scientifico europeo ‘Sacro Cuore’. La scuola paritaria, che ha sede in seminario, conta in media solo 8 diplomati all’anno e molto alto (92,1) è il voto medio dei diplomati che si iscrivono all’università.

Segue il Liceo scientifico ‘Righi’: il 94 per cento dei maturi prosegue gli studi e di questi l’89 per cento supera indenne il primo anno. Sul podio anche il Liceo classico ‘Monti’: l’8 per cento dei diplomati dice basta ai libri, mentre l’82 per cento prosegue in scioltezza. I liceali che hanno faticato sui testi di latino e greco antico scelgono soprattutto facoltà giuridico-politiche e scientifiche, ma un buon 20 per cento predilige gli ambiti umanistici. Fanalino di coda è il Liceo delle Scienze umane ‘Immacolata’, altra scuola paritaria della città: al contrario degli altri licei, la percentuale dei diplomati che salta l’università è a due cifre (ben 34 per cento), e solo il 41 per cento delle matricole universitarie supera lo scoglio del primo anno.

L’istituto con la più alta posizione nella classifica è il Tecnologico ‘Pascal’: quasi il 50 per cento dei diplomati prosegue gli studi, mentre l’altra metà si butta nel mondo del lavoro. D’altronde la scuola è al primo posto nella graduatoria per indice di occupazione (75 per cento). Bene anche il Professionale ‘Comandini’: la percentuale degli occupati è 71. Segue a ruota l’istituto agrario statale ‘Giuseppe Garibaldi’, che garantisce un indice di occupazione del 70 per cento per i propri dipolomati.