Balzello Tari, c’è chi paga il 7,2% in più

Il Comune deve incassare 16 milioni. A rimetterci sono le famiglie più numerose

La Tari

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Cesena, 29 marzo 2017 - Sempre più tartassate. Sull’orrida lista delle spese annuali che le famiglie cesenati devono sostenere, quest’anno c’è da modificare la voce della tassa sui rifiuti. E’ di ieri mattina, infatti, l’approvazione della delibera che stabilisce i nuovi importi decisi dall’Atersir (organo regionale). Chi ci rimette più di tutti sono i nuclei con più figli. Secondo i recenti dati del comune, infatti, la bolletta Tari per un appartamento di 100 mq abitato da quattro persone quest’anno peserà 283 euro, rispetto ai 270 che hanno dovuto pagare l’anno scorso.

La differenza rispetto all’anno scorso aumenta se in famiglia ci sono più figli: sullo stesso appartamento 5 persone dovranno pagare 360 euro, rispetto ai 335 del 2016. Se poi parliamo di chi dorme sotto lo stesso tetto in sei o più, registriamo la variazione più grande: quest’anno in bolletta si troverà 30 euro in più: 416 euro contro i 385 del 2016.

Secondo i dati pubblicati ieri dal comune, il complessivo servizio di gestione dei rifiuti urbani di quest’anno costa 16 milioni e 241 mila, aumentato del 2,5 per cento rispetto al 2016 a causa dell’avvio di nuovi spazi previsti per ampliare la raccolta differenziata e per potenziare le isole ecologiche. La somma complessiva è costituita da varie voci, oltre al servizio vero e proprio (che costituisce la fetta più consistente pari a 13 milioni e 637mila euro) ci sono anche la quota Atersir, l’Iva, il costo di gestione della Tari e gli insoluti. Proprio questi sono aumentati del 2,5 per cento rispetto all’anno scorso: nel 2017 sono previsti 558mila euro di tasse non pagate, rispetto alle 516mila conteggiate nel 2016. E alle 545mila del 2015. Da sottolineare è anche un altro fatto: gli insoluti gravano maggiormente sulle famiglie più numerose, le stesse che pagano appunto la quota più alta rispetto alle altre.

Chi invece non si vedrà modificare la bolletta sui rifiuti è chi vive da solo (142 euro nel 2017 come nel 2016). Leggero aumento per i nuclei composti da tre persone (263 euro quest’anno rispetto ai 250 del 2016). Ma come sono calcolate queste tariffe? Come in passato, il 60 per cento della cifra necessaria al comune per gestire il servizio è attribuita alle utenze domestiche, mentre il 40 per le altre. Rispetto al 2016, la quota fissa per le utenze domestiche risulta la più bassa per tutte le categorie: per i nuclei con tre componenti si passa da 0,7 euro a 0,50 nel 2017, le famiglie con quattro persone passano da 0,76 euro a 0,54 euro. E per le famiglie con sei o più componenti si passa da 0,87 a 0,62 euro. Anche i musei, biblioteche, scuole, associazioni e luoghi di culto registrano quest’anno un aumento sui rifiuti pari al 5,47 per cento rispetto al 2016; cinema e teatri del 5,89 per cento. La bolletta sulle utenze non domestiche più alta è quella che dovrà pagare l’ospedale, salità dell’8,42 per cento.