Terremoto, l'ospedale Bufalini è sicuro, ma non troppo

Intervista al sindaco Lucchi: "E' stato fatto prima delle norme sismiche SPECIALE: FOTO E VIDEO - IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

L’ospedale Bufalini è stato costruito 50 anni fa

L’ospedale Bufalini è stato costruito 50 anni fa

Cesena, 29 agosto 2016 - STRUTTURE fatiscenti, adeguate forse sì ma non sicure. Non solo le scuole finiscono sotto la lente d’ingrandimento della collettività, ora che il sisma in centro Italia ha fatto tornare di grande attualità il tema delle norme antisismiche. Troppo tardi parlarne ora per quei paesi rasi al suolo. Ma fondamentale rifletterne ora per tutto ciò che rimane in piedi. Come, ad esempio, gli ospedali.

Sindaco Paolo Lucchi, lei è il principale sponsor del progetto del nuovo ospedale. Quello attuale rispetta le norme antisismiche?

«L’ho già spiegato tante volte: l’ospedale Bufalini è stato costruito nel ’62, quindi come tutti gli edifici fatti prima del 1970 è adattato, ma evidentemente non può essere sicuro come quelli fatti recentemente».

Come mai proprio prima del 1970?

«Pochi giorni fa ho letto una intervista a Ignazio Marino, dove spiegava che la commissione Sanità del Senato aveva scoperto che in Italia ci sono persino ospedali fatti nel 19esimo secolo. E comunque tracciavano una linea: tutto ciò che è stato fatto prima del 1970 rischia di più. E’ allora che vennero fatte le prime norme antisismiche».

Voi cosa fate per evitare il peggio?

«E’ chiaro che alle strutture più vecchie va dedicata più attenzione».

Lei pensa che i cittadini sottovalutino il problema della sicurezza delle case private?

«Con il senno di poi siamo tutti pronti a dire cosa andrebbe fatto, in realtà nessuno lo fa».

Quindi cosa suggerisce?

«Io credo che sia necessario rivolgersi a professionisti per capire e poi decidere. Chi non ha mai fatto fare verifiche secondo me commette un errore».

E voi nel pubblico analizzate tutti gli edifici?

«Certamente, poi si scrive un piano d’intervento».

Gli edifici pubblici sono assicurati?

«Questo lo ignoro».

Voi dite che le 58 scuole comunali hanno seguito gli adeguamenti sismici. Anche per l’ospedale varrà lo stesso, eppure lei solleva un problema.

«E’ un esempio sensato. Tantoché a Borello, su una scuola particolarmente datata che aveva avuto problemi nell’anno del nevone, siamo intervenuti con un milione di euro».

Lei è il principale promotore del nuovo ospedale. Ma non mancano i critici. Questo tema delle norme antisismiche lo considera un punto a favore del progetto?

«Non l’ho mai negato. Le immagini dell’ospedale trasmesse l’altro giorno, evacuato con gli ammalati in strada, credo che abbiano fatto riflettere molto chi critica il nuovo ospedale».

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