Cesena, il film anti-vax fa il pieno all’Eliseo

La contestata pellicola di Wakefiled proiettata due volte davanti a un folto pubblico Rosso (Gruppo Macro) scatenato contro vaccini e farmaci

Giorgio Gustavo Rosso sul palco del cinema Eliseo

Giorgio Gustavo Rosso sul palco del cinema Eliseo

Cesena, 21 febbraio 2018 – Non una, ma due le proiezioni di ‘Vaxxed’. Il popolo dei no-vax, convinti detrattori delle vaccinazioni per i bambini, si è ritrovato lunedì sera al cinema Eliseo per la visione della contestatissima pellicola di Andrew Wakefield, il medico inglese radiato per aver pubblicato nel 1998 uno studio fraudolento che metteva in relazione la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia e l’autismo. Viste le numerose persone in lista di attesa per un biglietto d’ingresso, gli organizzatori – il Gruppo editoriale Macro – hanno deciso sul momento di aggiungere alla proiezione delle 21 un’altra con inizio alle 22.20. Secondo fonti del cinema sono stati oltre 350 gli spettatori: un pubblico di tutte le età proveniente anche da fuori città, e pure qualche bimbo in sala.

«Con questo film Cesena ha un record: credo sia l’unica città che ha avuto due proiezioni pubbliche — ha detto in apertura di serata Giorgio Gustavo Rosso, fondatore del Gruppo editoriale Macro —. Alla prima, che si tenne al Centro Yoga le Vie del Dharma (il 24 ottobre 2016, ndr), era presente anche Wakefield. Doveva tenersi a Rimini, poi fu spostata per le fortissime tensioni». Attraverso le testimonianze di medici, genitori e politici, il film (in lingua inglese con sottotitoli in italiano) vorrebbe dimostrare un legame tra la vaccinazione trivalente e la crescita dei casi di autismo nel mondo. E tira in ballo una presunta frode a opera del Centers for disease control and prevention (importante organismo di controllo sulla sanità pubblicità degli Usa) nei risultati dello studio americano del 2004 del vaccino Mpr. «Entro il 2032 la metà dei bambini sarà affetta da sindrome da spettro autistico, saranno colpiti l’80 per cento dei maschi» è la tesi shock del lungometraggio. Tesi smentita più volte dalla comunità scientifica internazionale e dalle autorità sanitarie.

Al termine, ha ripreso la parola Giorgio Gustavo Rosso: «Molto spesso la differenza tra un bambino non vaccinato e vaccinato è quella che passa tra un pollo ruspante e un pollo di allevamento», ha detto. Stesso tenore gli altri interventi: chi auspica il «superamento» del vaccino, chi lamenta «stanno vincendo le case farmaceutiche», chi afferma perentorio «non è vero che i vaccini hanno salvato le persone: certe malattie sono scomparse grazie all’acqua potabile e alla disponibilità di cibo». Insomma, tutti d’accordo sul fatto che «chi vaccina non è cosciente».